Il Tribunale di Roma ha dato ragione al Gestore dei Servizi Energetici: la centrale della Riso Scotti Energia ha bruciato nell’inceneritore di pavia, rifiuti non autorizzati e tale circostanza era stata chiaramente occultata anche al GSE che aveva erogato incentivi per effetto di due convenzioni CIP6 sottoscritte nel 2002 e nel 2004. Avverso questa condotta dell’Azienda, il GSE aveva avviato una serie di azioni anche a tutela della propria immagine e degli interessi degli utenti del sistema elettrico. In particolare, aveva richiesto al Tribunale di Roma – che oggi ha accettato – il sequestro conservativo dei beni mobili e immobili della Riso Scotti Energia a garanzia del recupero delle somme illegittimamente percepite dalla Società di Pavia per effetto della condotta criminosa commessa anche in danno del GSE. Il Giudice del procedimento cautelare ha, quindi, accolto la richiesta del GSE,  disponendo il sequestro di beni per un valore di oltre 16 milioni di euro.


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

Parliamone ;-)