Milano, archiviato processo Codacons su inquinamento
“Dopo oltre 5 anni di indagini, ricorsi, opposizioni, la conclusione del giudice è che, ancora una volta, l’inquinamento a Milano ed in Lombardia non ha una paternità. Si muore di smog, ma nessuno è colpevole! Nessuno ha colpa e, quindi, nessuna responsabilità!”. Così il presidente del Codacons, Marco Maria Donzelli ha commentato l’archiviazione del procedimento intentato dal Codacons nei confronti del presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, del sindaco di Milano Letizia Moratti e del presidente della Provincia Filippo Penati sull’inquinamento atmosferico.
“Non condividiamo le conclusioni non giuridiche dei giudici. Ma la battaglia del Codacons non finisce qui. Forse un giorno troveremo un giudice disposto a fare una valutazione di diritto. Perché è un dato scientifico inoppugnabile che l’inquinamento è prodotto dalle polveri sottili e che, più si abbattono le polveri più si riducono i morti. Accogliere la nostra tesi era semplice” ha proseguito Donzelli spiegando che l’Associazione attende l’esito del nuovo esposto sugli ultimi dati dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità relativi ai gas di scarico dei motori diesel e al fatto che causano il tumore ai polmoni negli essere umani.
L’associazione ricorda che il primo esposto dal quale era partita tutta la vicenda risale al giugno del 2007 ed era basato su dati allarmanti presentati dal Cnr presso la sala stampa di Montecitorio dai quali si evidenziava come nelle 13 città italiane di maggiori dimensioni, tra il 2002 e il 2004, una media di 8.220 morti l’anno era da attribuirsi agli effetti a lungo termine delle concentrazioni di PM10 superiori ai 20 µg/m3. Poi nel giugno 2009 la prima archiviazione, l’opposizione del Codacons, accolta dal giudice Zelante. Nel dicembre 2009 il conseguente avviso di garanzia a Formigoni. Poi la nuova archiviazione del PM nel luglio del 2012 e la nuova opposizione del Codacons. Ora l’archiviazione definitiva.