Incendio a Monte Mario, Legambiente: “Servono più risorse per l’antincendio” (Foto credit Legambiente)

Un grave incendio è divampato ieri a Monte Mario, uno dei punti verdi più emblematici di Roma, lasciando incerti gli esiti e la conta dei danni. Il dato certo finora è l’evacuazione di sei palazzine e allontanamento di 40 persone dal vecchio Osservatorio Astronomico. Anche la Rai di via Teulada è stata sgomberata in fretta, interrompendo le trasmissioni in diretta e gettando nel panico gli operatori.

L’incendio sembra essere iniziato in un piccolo ritrovo di senzatetto sulle pendici della collina, vicino all’attuale sede dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, un luogo noto per i suoi panorami mozzafiato. Le alte temperature e il vento caldo hanno rapidamente alimentato le fiamme, che sono diventate imponenti grazie anche alla resina dei pini. Il fuoco ha minacciato persino la cittadella giudiziaria di Piazzale Clodio, dove magistrati e avvocati hanno continuato a lavorare nonostante l’emergenza.

Per domare l’incendio sono intervenute dieci squadre dei vigili del fuoco con due autobotti, supportate da due elicotteri e squadre della protezione civile regionale. Il vento caldo ha reso ancora più difficile il lavoro di contenimento delle fiamme. Le cause dell’incendio sono ancora oggetto di indagine e non si esclude nessuna pista, compresa quella dolosa.

A seguito di tale situazione critica, Roberto Scacchi, Presidente di Legambiente Lazio, ha espresso il dolore dell’associazione per l’incendio: “L’incendio di Monte Mario ci colpisce come associazione e come cittadini. La riserva è stata al centro di importanti campagne di educazione ambientale fin dalla nascita di Legambiente Lazio. Tuttavia, non è più grave di altri incendi verificatisi in città, che hanno messo a rischio la biodiversità e la salute dei cittadini. Ogni ettaro di bosco urbano bruciato è una sconfitta. Un incendio in un punto così evidente della città deve farci riflettere sulla necessità urgente di stanziare nuovi fondi per l’antincendio e per la gestione del verde urbano.”

Scacchi ha anche sottolineato l’urgenza di affrontare la crisi climatica: “La crisi climatica si sta facendo sentire sempre di più di anno in anno e dobbiamo lavorare per permettere alla capitale di restare un luogo abitabile anche nei prossimi decenni.”

Questo incendio mette in luce la necessità di politiche efficaci per contrastare il cambiamento climatico e proteggere le aree verdi urbane, fondamentali per la biodiversità e la salute pubblica.


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