Il nuovo impianto di trattamento rifiuti di via Valleranello 273 sta iniziando progressivamente ad entrare in funzione in questi giorni. L’impianto, costituito da un capannone di 870 mq ed una superficie esterna per lo stoccaggio di 2500 mq sarà in grado di trattare 78.000 tonnellate di rifiuti l’anno, con un limite giornaliero stimato in 260 tonnellate da movimentare con un numero massimo di 12 camion ogni ora, per un totale di 98 al giorno.

Lo scorso 27 Marzo, i cittadini sono tornati a porre l’accento sul fatto che l’area scelta per la sua realizzazione non sia assolutamente idonea per tutta una serie di motivi, come la strada di accesso dei camion troppo stretta, la prossimità alle abitazioni, l’eccessivo traffico di mezzi pesanti che si verrebbe a creare in tutta la zona, la vicinanza al fosso di Valleranello e a scuole, ospedali ed edifici pubblici.

Sull’impianto di trattamento rifiuti di Vallerano presentammo una mozione in Municipio ed una in Campidoglio, entrambe approvate e interrogazioni in regione e in Senato direttamente al ministro – hanno sottolineato gli esponenti di Fratelli D’Italia Andrea De Priamo, capogruppo in Campidoglio e i consiglieri del IX Municipio Maurizio Cuoci, Massimiliano De Juliis e Simone Sordini – ora vogliamo sapere cosa ha fatto, dopo il voto unanime di municipio e comune, la sindaca di Roma che guida anche la città metropolitana”. “Come annunciato in Assemblea ai residenti – proseguono – abbiamo presentato una nuova interrogazione in Assemblea capitolina per sapere perché non sia stata data attuazione dalla Raggi come previsto da regolamento alla mozione approvata”.

“Da subito vanno avviate una serie di nuove azioni da porre in essere per contrastare un impianto che non doveva essere autorizzato in quel luogo – ha dichiarato invece il consigliere municipale del Partito Democratico Alessandro Lepidinibisogna far retrocedere le decisioni ingiuste. Nel corso dell’assemblea, per alcuni versi difficile, ho dato la mia disponibilità a sottoscrivere ogni eventuale azione anche in campo penale. Quest’impianto vede Vallerano in prima linea ma riguarda tutti i quartieri vicini, e sono tanti. Al via, quindi, il contrasto immediato e continuato”. 


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