Imballaggi, al Parlamento Ue primo voto su riduzione dei rifiuti, riutilizzo e riciclo

Imballaggi, al Parlamento Ue primo voto su riduzione dei rifiuti, riutilizzo e riciclo (Foto di Lebensmittelfotos da Pixabay)

Imballaggi, Parlamento Ue: via libera su riduzione dei rifiuti, riutilizzo e riciclo

I deputati chiedono di limitare l’uso di alcuni imballaggi monouso, le confezioni in miniatura degli hotel per i prodotti da toilette e le pellicole termoretraibili per le valigie negli aeroporti. Chiedono, inoltre, di vietare l’uso delle cosiddette “sostanze chimiche per sempre”

Il Parlamento europeo ha adottato la sua posizione sul nuovo regolamento UE in materia di imballaggi, per affrontare l’aumento dei rifiuti e promuovere il riutilizzo e il riciclo. L’ammontare dei rifiuti prodotti nell’UE è passato da 66 milioni di tonnellate nel 2009 a 84 milioni di tonnellate nel 2021. Nello stesso anno, ogni europeo ha generato 188,7 kg di rifiuti di imballaggio, una cifra che si prevede aumenterà a 209 kg nel 2030 in assenza di misure.

La risoluzione legislativa adottata costituisce il mandato del Parlamento per i negoziati con i governi dell’UE. Il Parlamento, quindi, è pronto ad avviare i colloqui con i governi nazionali sulla forma finale della legge, una volta che il Consiglio avrà adottato la sua posizione.

Imballaggi, cosa prevede il nuovo regolamento

Il Parlamento – si legge in una nota – ha sostenuto obiettivi generali di riduzione dei rifiuti prodotti dagli imballaggi proposti nel regolamento: il 5% entro il 2030, il 10% per il 2035 e il 15% entro il 2040. I deputati hanno poi proposto obiettivi specifici di riduzione dei rifiuti per gli imballaggi in plastica (10% entro il 2030, 15% entro il 2035 e 20% entro il 2040).

I deputati, inoltre, vogliono vietare la vendita di sacchetti di plastica molto leggeri (inferiori a 15 micron), a meno che non siano necessari per motivi igienici o forniti come imballaggio primario per alimenti sfusi, per aiutare a prevenire lo spreco di cibo. E vogliono limitare fortemente l’uso di alcuni formati di imballaggio monouso, le confezioni in miniatura degli hotel per i prodotti da toilette e le pellicole termoretraibili per le valigie negli aeroporti.

Per prevenire effetti negativi sulla salute, i deputati chiedono anche di vietare l’uso delle cosiddette “sostanze chimiche per sempre aggiunte intenzionalmente (sostanze alchiliche per- e polifluorurate o PFAS) e del bisfenolo A negli imballaggi a contatto con gli alimenti.

Riutilizzo, raccolta e riciclo

Nel testo adottato, i deputati chiariscono i requisiti per il riutilizzo o la ricarica degli imballaggi. I distributori finali di bevande e cibi da asporto nel settore della ristorazione (inclusi hotel, ristoranti e bar) – sottolineano – dovrebbero offrire ai consumatori la possibilità di portare e utilizzare il proprio contenitore.

Inoltre le norme adottate prevedono che tutti gli imballaggi siano riciclabili e rispondano a una serie di criteri rigorosi da definire attraverso la legislazione secondaria. Sono previste alcune eccezioni temporanee, ad esempio per gli imballaggi alimentari in legno e cera (AM 392).

I deputati vogliono, infine, che i Paesi dell’UE garantiscano la raccolta differenziata del 90% dei materiali contenuti negli imballaggi (plastica, legno, metalli ferrosi, alluminio, vetro, carta e cartone) entro il 2029.


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