Nelle utenze residenziali il consumo energetico maggiore è sicuramente quello per riscaldare gli ambienti; segue quello per riscaldare l’acqua calda sanitaria e poi ci sono i consumi di energia elettrica. Ridurre questi consumi è la priorità per iniziare ad avere una abitazione a basso consumo energetico e a creare un impatto in termini di diminuzione di Co2.
Il Movimento Difesa del Cittadino nell’ambito del progetto europeo Ecolife , campagna di comunicazione sugli stili di vita sostenibili coordinata da Legambiente e cofinanziata dalla Commissione Ue, ha messo a punto una serie di consigli per una casa più ecologica a partire dalla conversione o dalla scelta del solare e del fotovoltaico. E il risparmio per il portafogli è notevole! Vicky Mangone e Silvia Biasotto ne hanno parlato nella puntata di ieri di #Ecolife, Il consumatore sostenibile all’interno della trasmissione Usi e Consumi di Radio Latte e Miele.
Ma quali sono i vantaggi dell’energia solare? Fornisce energia pulita e a basso costo, ha una durata media di 20 anni e dimostra di essere una tecnologia affidabile nel tempo, si ripaga quindi più volte rispetto al costo iniziale, non necessita di grande manutenzione, ha un assorbimento energetico per il funzionamento della pompa di circolazione molto basso.
Per i fabbisogni di una famiglia di 3 persone generalmente è sufficiente installare un pannello tra i 2 e i 2,5 m2, evitando l’emissione di circa 150 kg/anno di CO2 se si possiede una caldaia a gas e 160 per una a gasolio. Per effettuare il calcolo il progetto Ecolife ha ipotizzato una temperatura dell’acqua di rete di 15°C, che l’acqua venga scaldata a 50°C, di fornire con il ST il 60% dell’ACS, che il rendimento della caldaia di integrazione sia 0,8 e che un kWh termico porti alla produzione di 0,202 kg di CO2 per il gas naturale e 0,267 kg per il gasolio (dati IPCC).
Il costo medio di un impianto solare termico di piccole dimensioni è di circa 700 €/m2; l’impianto per l’ACS di una famiglia di 3 persone costa quindi 1.500 € ed ha una durata superiore ai 25 anni. Con le stesse ipotesi e distribuendo la spesa di realizzazione su 25 anni si può quindi avere un risparmio di 109 €/anno rispetto ad un impianto con caldaia a gas e di 137 €/anno rispetto al gasolio (considerando sempre il costo medio dei carburanti secondo il Ministero dello Sviluppo Economico).
Il fotovoltaico è un pò più costoso ma consente di coprire tutta l’energia elettrica di cui si ha bisogno e in certe aree d’Italia la produttività è molto alta. Ad esempio si va dai 1150 kWh/anno prodotti per ogni kW installato di molte regioni del nord fino ai 1492 della Sicilia. La media italiana è di 1312 kWh/kW.
Considerando la producibilità media, un utente privato paga l’energia circa 0,2 €/kWh e nell’ipotesi che riesca ad auto-consumare tutta l’energia elettrica prodotta dall’impianto, si avrebbe un beneficio di 262 €/(kWanno). L’investimento così si ripagherebbe in circa 3 anni.
Ai cittadini vale la pena ricordare che la Legge di Stabilità 2016 ha prorogato nuovamente le detrazioni fiscali del 65%  per l’efficienza energetica negli edifici. Si potrà accedere per tutto il 2016 all’incentivo noto anche come ecobonus, che restituisce in 10 anni, tramite detrazione dall’Irpef o dall’Ires, il 65% di quanto speso per migliorare l’isolamento di casa, installare pompe di calore, caldaie a condensazione, impianti di solare termico e realizzare diversi altri interventi.
Clicca qui per ascoltare il podcast della trasmissione
Per saperne di più su Ecolife visita www.ecolifestyles.eu
Segui la campagna su Facebook e Twitter con l’hashatg #EcolifeIlconsumatoresostenibile


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