I Fattori Chiave per Incrementare la Salute degli Olivi: Cosa Non Trascurare

Secondo i dati resi noti durante la Giornata Mondiale dell’Olivo (World Olive Tree Day) dello scorso anno, volta a sensibilizzare verso una maggiore protezione di questa pianta dal forte valore sociale, culturale ed economico, gli ettari adibiti a oliveti in Italia sarebbero 994.000.

Tali numeri fanno riferimento all’ultimo censimento, che risale al 2020, il quale segnala una contrazione tutt’altro che irrilevante rispetto a quello precedente effettuato nel 2010, quando erano stati 1.191.000 gli uliveti censiti.

I dati odierni parlano, allo stesso tempo, di una produzione che dà risultati inferiori a quella dei Paesi diretti concorrenti, a cominciare dalla Spagna. Qualcosa che parte indubbiamente dalla salute degli olivi, per la quale sono diversi gli accorgimenti che si possono adottare.

I vantaggi della concimazione fogliare per la salute degli ulivi

Non tutti i trattamenti sono uguali, per mantenere le piante di ulivo in salute e permettere loro di contrastare i numerosi fattori di stress: dalle gelate alla siccità, fino alle temperature capaci di toccare livelli senza precedenti, superando sovente i 40° C per periodi prolungati.

Tra le tecniche considerate a oggi più efficaci troviamo quelle inerenti la concimazione fogliare per olivo: una tecnica che si basa sulla somministrazione di elementi nutritivi utili alla pianta, da eseguire in via preferenziale in primavera e, quando necessario, durante tutto il ciclo fino alla raccolta. Può quindi essere adoperata sia di prassi sia come formulazione di soccorso o complementare.

Tra i vantaggi maggiormente degni di nota della concimazione fogliare troviamo quelli che seguono:

  • Aumento dell’assorbimento degli elementi nutritivi.

  • Diminuzione del tempo di assorbimento della pianta, che ha modo di trarre giovamento in tempi più rapidi.

  • Diminuzione del dosaggio necessario per ogni elemento nutritivo.

  • Spiccata efficacia a livello nutrizionale, con riduzione delle carenze dovute a carenze di tale tipologia.

  • Intervenire in maniera tempestiva quando le piante hanno più bisogno.

Quando effettuare la raccolta?

L’adozione degli opportuni trattamenti si rivela proficua per un altro fattore non sempre pienamente controllabile, nel caso della raccolta delle olive: il periodo in cui tale operazione viene fatta.

Negli ultimi anni essa viene sovente anticipata, nonostante una resa minore, sia per aumentare la qualità dell’olio sia per le incertezze legate al clima.

Si tratta, allo stesso tempo, di un gioco di equilibri, da valutare sul campo e alla luce di specifici fattori che interessano l’annata nonché del livello di umidità, ricordandosi che il periodo migliore dovrebbe essere quello di fine ottobre – inizio novembre.

Potatura, ciclo produttivo e varietà delle olive

La potatura è una pratica che non andrebbe mai sottovalutata nell’ottica di incrementare la salute degli olivi e si inserisce all’interno di un ciclo che vede l’alternanza di annate buone e di altre meno buone: un anno di carica e uno di scarica insomma, un fenomeno ciclico, naturale, ma che con moderne tecniche di potatura può essere limitato ottenendo buone produzioni ogni anno.

L’ultimo fattore da considerare è infine la varietà della pianta: alcune cultivar tendono a produrre quantità maggiori, altre inferiori, con livelli di resa differenti.


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

Parliamone ;-)