Green claims ingannevoli, MDC: bene l’iniziativa di moral suasion dell’Antitrust nel mercato auto
MDC e Udicon accolgono favorevolmente l’iniziativa dell’Antitrust in materia di green claims ingannevoli nel mercato auto. Luongo (MDC): aziende e operatori economici devono comunicare in modo chiaro e veritiero l’impatto ambientale dei loro prodotti
Il Movimento Difesa del Cittadino (MDC) esprime pieno sostegno all’azione di moral suasion intrapresa dall’Autorità Antitrust nei confronti dei siti web www.xevcars.it e www.microlino-car.com in materia di green claims.
Questi portali – ricorda l’associazione – “presentavano affermazioni ambientali come “100% sostenibile”, “100% Green”, “Zero emissioni”, “Impatto zero sull’ambiente”, “ECO” assolute e generiche, senza specificare a quale aspetto o fase del ciclo di vita del prodotto si riferissero (ad esempio, produzione del veicolo e delle batterie, distribuzione, utilizzo, smaltimento)”.
“Il greenwashing – spiega l’avvocato Francesco Luongo, esperto del Movimento Difesa del Cittadino – è una pratica commerciale scorretta che manipola la crescente sensibilità dei consumatori verso le tematiche ambientali. Aziende e operatori economici devono comunicare in modo chiaro e veritiero l’impatto ambientale dei loro prodotti, specificando esattamente a quali fasi del ciclo di vita si riferiscono le loro affermazioni ecologiche”.
Green claims, l’impegno di MDC per contrastare il greenwashing
“È importante sottolineare che, attualmente, è in fase di recepimento una direttiva europea che introdurrà una serie di modifiche al Codice del Consumo, disciplinando condotte spesso oggetto di accertamento da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Questa direttiva pone una serie di divieti e obblighi generici di trasparenza in materia di green claims e sostenibilità. Saranno introdotte nuove regole specifiche relative ai marchi di sostenibilità e alle relative certificazioni, alle dichiarazioni sulle prestazioni ambientali future e ai green claims generici che possono risultare ingannevoli”, ha aggiunto Luongo.
MDC ricorda, quindi, l’impegno dell’associazione nella promozione della sostenibilità e dell’economia circolare, anche attraverso il progetto TRIS Recupero, realizzato con il sostegno del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MiMit), e nel contrasto al fenomeno del greenwashing, ossia l’uso ingannevole di argomentazioni ambientali a fini commerciali.
“Alcuni claim – spiega MDC – possono risultare fuorvianti per i consumatori, poiché non tengono conto delle emissioni legate al mix dell’energia elettrica necessaria per la ricarica delle batterie e all’uso effettivo delle autovetture. È fondamentale che le comunicazioni aziendali in materia ambientale siano trasparenti e precise, per permettere ai cittadini di compiere scelte consapevoli. Nell’attesa del recepimento, previsto entro il 27 marzo 2026, è importante denunciare comunque questo marketing scorretto all’Antitrust”.
Udicon: a rischio la fiducia dei consumatori
“L’azione dell’Antitrust verso le aziende Campello Motors e Microlino per l’utilizzo di claim ambientali non verificabili riaccende i fari su una prassi che negli ultimi anni ha preso piede nel marketing di molti prodotti legati alla sostenibilità – commenta Martina Donini, presidente nazionale di Udicon (Unione per la Difesa dei Consumatori). – Le aziende devono capire che non possono più limitarsi a sfruttare questo tema solo per motivi commerciali. Il tempo delle dichiarazioni vaghe e dei messaggi ecologici di convenienza è finito, altrimenti si rischia di perdere la fiducia dei consumatori”.
Anche secondo Donini, “slogan generici e promesse vaghe possono facilmente indurre i consumatori a fare scelte poco informate, basate su aspettative che non corrispondono alla realtà. La sostenibilità non è solo un’etichetta, ma deve essere accompagnata da impegni concreti. La moral suasion dell’Antitrust ha il pregio di prevenire pratiche scorrette prima che diventino effettivamente sistematiche”.
“È importante perciò che le aziende vadano oltre il rispetto degli obblighi e si impegnino a fornire un’informazione trasparente. Solo con il dialogo e uno sforzo congiunto il mercato della sostenibilità sarà più credibile”, conclude la presidente di Udicon.