La situazione più critica è per il lago di Bolsena, dove risultano inquinati,  o fortemente inquinati, cinque punti monitorati su sette. Il lago di Bracciano sconta, come noto dalle cronache di questi giorni, un drammatico abbassamento delle acque. Nessuna criticità per il lago del Salto. E’ una situazione da tenere comunque sotto controllo. E in autunno il quadro si arricchirà dei risultati sul monitoraggio della presenza di microplastiche. Così Goletta dei Laghi nella tappa finale sui laghi del Lazio.

È il lago di Bolsena quello dove Legambiente ha individuato le maggiori criticità. Sul più grande lago del Lazio i prelievi sono risultati inquinati in 5 punti su 7 punti campionati: fortemente inquinata l’acqua sulla spiaggia in fondo a Via Cava a Marta (VT), fortemente inquinata alla foce del fosso ponticello in località “gli oppieti” e inquinata nel punto di prelievo a Prati Renari nel comune di San Lorenzo Nuovo (VT), fortemente inquinata alla foce del fosso Cannello in località “la Grata” a Gradoli (VT) e fortemente inquinato il punto presso il fosso in zona San Rocco a “Montefiascone”. Situazione meno negativa invece sul lago di Bracciano dove, dei 5 prelievi effettuati, 3 sono risultati entro i limiti per presenza batterica; è invece risultato inquinato il punto alla foce del Fosso di Grotta Renara a Bracciano (RM) e la foce del canale tra Via San Pietro e Via della Rena a Trevignano Romano (RM). Sul lago del Turano, in provincia di Rieti, risulta fortemente inquinato 1 punto su 2 alla foce del canale sotto via Turanense a Colle di Tora (RI), entro i limiti invece la spiaggetta a Castel di Tora (RI). Entro i limiti anche le analisi dei 3 prelievi sul Lago Albano, i 2 sul Lago di Vico, i 2 sul Lago del Salto e i 2 sul Lago di Canterno. 

“Dalle analisi svolte emerge un quadro preoccupante sul lago di Bolsena dove entrano ancora troppi scarichi non depurati in diverse aree del maggior lago vulcanico d’Europa per portata d’acqua – ha detto Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio – ma anche per il piccolo lago del Turano segnaliamo una forte criticità individuata che va affrontata con determinazione. Sul lago di Bracciano, nell’ultimo periodo, c’è stato un miglioramento che si vede dalla diminuzione dei punti critici, qui i comuni devono assolutamente salvaguardare il proprio lago eliminando gli scarichi non depurati con la stessa forza con la quale stanno difendendo il lago dalle captazioni di Acea, lotta che sosterremo con tutte le nostre forze affinché il prossimo 28 luglio, come determinato dalla Regione, si blocchi la captazione”. Anche se l’inquinamento è nei limiti negli altri laghi, a Canterno, Vico e Albano bisogna lavorare e vigilare contro la presenza di alghe tossiche, microrganismi complessi e sfruttamento per la produzione idroelettrica.

“Quello che raccontiamo da anni con la Goletta dei Laghi non è solo lo stato di salute dei specchi d’acqua italiani, ma soprattutto la necessità di una visione sistemica a questi ambienti straordinari – ha detto Simone Nuglio, responsabile campagna Goletta dei Laghi – L’emergenza siccità che investe i laghi laziali ci dimostra questo in modo ancora più forte e ci fa capire che solo una pianificazione e una gestione integrata e condivisa tra tutti i portatori di interesse, consente di tutelare i preziosi servizi ecosistemici che non riguardano soltanto la risorsa idrica ma anche, ad esempio, le importanti funzioni di regolazione climatica”.


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