L’EFSA (European Food Safety Authority) metterà a disposizione i dati grezzi utilizzati dall’Unione Europea per la valutazione della sicurezza del glifosato. La richiesta di accesso pubblico ai dati, finora segreti, era stata avanzata da quattro europarlamentari del gruppo dei Verdi nel marzo 2016, con particolare riguardo a tutti i documenti utilizzati dell’EFSA nel parere scientifico sul rinnovo all’autorizzazione europea per la commercializzazione dell’erbicida, soprattutto quelli presentati dall’industria, non resi pubblici perché contenevano informazioni sensibili.Nella valutazione sulla sicurezza del glifosato, pubblicata dall’EFSA nel 2015, l’Autorità per la Sicurezza Alimentare Europea aveva dichiarato che è improbabile che il glifosato costituisca un pericolo di cancerogenicità per l’uomo, contrariamente a quanto sostenuto dallo Iarc (Centro Internazionale di Ricerca sul Cancro), e aveva proposto nuovi livelli di sicurezza al fine di rendere più severo il controllo dei residui di glifosato negli alimenti.

L’Efsa sostiene che rendendo pubblici i dati, se utilizzati in associazione ai precedenti e particolareggiati documenti di riferimento già pubblicati sul sito Internet dell’EFSA, questi “saranno sufficienti a far sì che uno scienziato esterno sia in grado di analizzare la valutazione del glifosato effettuata dall’EFSA e dagli Stati membri dell’UE”.

Per l’EFSA la trasparenza e l’apertura sono valori essenziali, perché rafforzano la fiducia nella scienza”, ha dichiarato Bernhard Url, direttore esecutivo dell’EFSA. Nel concedere i dati grezzi contenuti negli studi delle aziende produttrici, l’EFSA intende incrementare ulteriormente la trasparenza della valutazione del glifosato, nel rispetto della normativa europea in materia di trattamento delle informazioni commercialmente sensibili.


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