Gli europei sono sempre più preoccupati per il cambiamento climatico e per l’ambiente
Aumenta la preoccupazione dei cittadini europei per il cambiamento climatico: questo uno dei risultati del nuovo sondaggio Eurobarometro sull’opinione pubblica nella Ue
Aumenta la preoccupazione dei cittadini europei per il cambiamento climatico. Dopo l’immigrazione, segnalata dal 34% degli intervistati ma in calo, la seconda preoccupazione dei cittadini riguarda i cambiamenti climatici e segna una forte aumento, arrivando ad accumunare quasi un quarto degli intervistati (22%).
Il dato viene da una nuova indagine Eurobarometro sull’opinione pubblica nella Ue, pubblicata oggi, da cui emerge «un forte aumento della percezione positiva dell’Unione europea da parte dei cittadini in tutti i settori, dall’economia allo stato della democrazia», commenta la Commissione europea.
Bruxelles parla inoltre dei «risultati migliori registrati nel periodo successivo all’indagine Eurobarometro del giugno 2014, condotta prima dell’insediamento della Commissione Juncker».
L’indagine si è svolta dopo le elezioni europee, tra il 7 giugno e il 1° luglio 2019 in tutti i 28 paesi dell’UE e in 5 paesi candidati. Tra i risultati principali, prosegue Bruxelles, spiccano il sostegno record all’euro e il fatto che i cambiamenti climatici siano diventati la seconda preoccupazione principale a livello di UE, dopo l’immigrazione. Da segnalare anche il fatto che la cittadinanza dell’UE e la libera circolazione siano considerati i risultati principali conseguiti dall’Ue.
Europei sempre più preoccupati per cambiamento climatico e ambiente
Aumenta la preoccupazione degli europei per cambiamento climatico e ambiente. L’immigrazione, evidenzia l’Eurobarometro, rimane la preoccupazione principale a livello di UE e compare nel 34% delle risposte, nonostante il forte calo (-6 punti percentuali dall’autunno 2018). I cambiamenti climatici, invece, che nell’autunno del 2018 si collocavano al quinto posto, sono ora la seconda preoccupazione principale dopo aver subito un’impennata e sono segnalati dal 22% degli intervistati, con un aumento del 6% dall’autunno 2018).
Tre cause di preoccupazione registrano percentuali identiche: la situazione economica (18%, invariata), lo stato delle finanze pubbliche degli Stati membri (18%, -1%) e il terrorismo (18%, -2%), seguite dall’ambiente, che rappresenta la preoccupazione principale per il 13% dei rispondenti, con un aumento di 4 punti percentuali.
La disoccupazione, che occupa ora la settima posizione a livello di UE (12%), resta la preoccupazione principale a livello nazionale (21%, -2 punti percentuali), insieme a prezzi in aumento/inflazione/costo della vita (21%, percentuale invariata) e a sanità e sicurezza sociale (21%, +1%). Ambiente, clima e questioni energetiche seguono a ruota e segnano un forte aumento (20%, +6%). L’immigrazione, indicata dal 17% dei rispondenti (-4 punti percentuali dall’autunno del 2018 e -19 dall’autunno 2015), per la prima volta dalla primavera del 2014 non rientra fra le tre preoccupazioni primarie a livello nazionale. La situazione economica è al sesto posto (16%, +1).
continuiamo a dirci preoccupati e…….. nessuno fa nulla!