Indagata Costa Crociere. Confconsumatori si costituirà parte civile
Per il naufragio della Costa Concordia è indagata anche Costa Crociere. La procura di Grosseto ha infatti notificato ieri alla Costa Crociere l’avviso di conclusione delle indagini dell’inchiesta sul naufragio della Concordia vicino all’isola del Giglio, ipotizzando a carico della società responsabilità amministrative ai sensi della legge 231 del 2001. Notificato l’avviso di conclusione delle indagini, Costa ha 20 giorni di tempo per presentare una memoria, dopodiché la procura si riserva di decidere se chiedere il rinvio a giudizio oppure no. La notizia è confermata dall’azienda, che informa di in una nota di essere stata informata dell’indagine condotta dalla Magistratura circa possibili violazioni della legge 231 da parte della Società in materia di responsabilità amministrativa degli enti. Costa Crociere, prosegue, “si dichiara fiduciosa di poter dimostrare la piena conformità del proprio operato alle leggi in vigore e rinnova la propria totale fiducia nella Magistratura”.
Dal canto suo, Confconsumatori – che si era tirata fuori dall’accordo per risarcire i danneggiati stipulato con molte associazioni all’indomani della tragedia – chiede che vengano accertate tutte le responsabilità e conferma che si costituirà in proprio parte civile nel processo. Confconsumatori, si legge in una nota, “prende atto dell’iscrizione nel registro degli indagati della Costa Crociere S.p.a. per responsabilità nel naufragio della Società – persona giuridica e ricorda che i naufraghi potranno costituirsi parte civile per chiedere il ristoro dei danni. La stessa Confconsumatori conferma che si costituirà, in proprio, parte civile nel processo perché la portata dei reati commessi è di natura generale”.
L’associazione ricorda che all’udienza preliminare (che si presume venga fissata entro pochi mesi) i naufraghi potranno costituirsi parte civile per chiedere il ristoro dei danni patrimoniali, morali, da vacanza rovinata e quanto altro. E ribadisce la propria scelta di non sottoscrivere l’accordo con Costa: “Confconsumatori, da sempre fiduciosa nell’opera della Magistratura per fare piena luce su quanto avvenne la notte del naufragio, ritiene che la decisione della Procura abbia confortato la propria scelta di non sottoscrivere, lo scorso anno, un prematuro accordo per risarcire i danneggiati. É infatti necessario che si faccia chiarezza sulle responsabilità per determinare le colpe, oltre che la verità storica, prima di parlare di risarcimento”.
