Dopo il sì della Camera alla ratifica dell’Accordo di Parigi, la Coalizione Clima sottolinea l’urgenza del passaggio del testo al Senato, in vista della 22esima Conferenza delle Parti sui cambiamenti climatici, in programma dal 7 al 18 novembre a Marrakech.

Per la Coalizione, arrivare alla Conferenza senza la legge costituirebbe un danno per il Paese e per tutta l’Unione europea, in quanto potrebbe minare la credibilità dell’impegno europeo sul clima affermato negli ultimi 10 anni. “La ratifica rappresenta un primo, indispensabile atto di serietà se si vuole lavorare davvero per l’attuazione del trattato alla COP22 di Marrakech, dove è necessario prendere impegni stringenti, concreti, globali, seri ed ambiziosi, e immediatamente mettersi all’opera per rispettarli”.

La Conferenza sarà anche occasione di confronto sulle questioni riguardanti le strategie di mitigazione dei cambiamenti climatici, la giusta transizione a un’economia a zero emissioni di carbonio, i finanziamenti e le scelte strategiche necessarie per affrontare le drammatiche conseguenze dei cambiamenti climatici. Si tratta di questioni di primaria importanza e per questo la Coalizione Clima, che in Italia raggruppa più di 200 tra organizzazioni, enti, associazioni agricole, e anche tantissimi singoli cittadini, chiede a gran voce a tutti i decisori di agire con rapidità ed efficacia, prendendo misure coraggiose.

“Il bacino del Mediterraneo e il Sahel sono luoghi in cui si stanno avverando stravolgimenti di grande portata. Se i grandi produttori di gas a effetto serra non diminuiranno sensibilmente il loro impatto, nei prossimi 35 anni, 290 milioni di persone in queste aree subiranno la penuria d’acqua potabile. Le acque superficiali aumenteranno da 2°C a 4°C in meno di un secolo, impattando pesantemente sulla produttività delle attività economiche e sulla biodiversità”, spiega la Coalizione. “Le soluzioni e le prospettive alternative esistono, resistono e si sviluppano. Riguardano l’energia, l’abitare, i trasporti, le nuove tecnologie, l’agricoltura, la pesca, l’artigianato, la salute, la cultura, l’industria, il turismo, la difesa della biodiversità e delle risorse naturali. Milioni di persone sono impegnate ovunque, immaginando e realizzando il mondo del futuro”.

Diverse le iniziative promosse dalla Coalizione Clima per coinvolgere i cittadini, tra cui l’adesione all’Odissea, frutto dell’impegno di decine di organizzazioni e movimenti popolari d’Africa e d’Europa. Dal 19 ottobre al 10 novembre 2016, due imbarcazioni solcheranno il mare collegando sei tappe, dalla Spagna fino al Marocco, passando per la Francia, l’Italia, la Tunisia e l’Algeria. In Italia è prevista una tappa a Porto Torres, il 23 ottobre.

“Un’Odissea per collegare popoli, crisi e soluzioni, resilienze e alternative, in una rotta comune di solidarietà e cooperazione che attraversa il nostro mare, quel Mediterraneo afflitto dalla crescita dell’intolleranza, dalle tensioni, dai conflitti armati, dalle fughe e dalle morti. Di fronte ai cambiamenti climatici e ai muri in filo spinato, le genti del Mediterraneo vogliono mettersi in rete per uno sforzo comune”, commenta la Coalizione Clima.


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