Consumo di suolo, al via progetto Soil4Life
Fermare il consumo di suolo e privilegiare l’agricoltura sostenibile sono al centro delle richieste di Soil4Life, il progetto europeo per la salvaguardia del suolo presentato oggi a Roma in vista della Giornata mondiale del suolo di domani. “Agricoltura sostenibile e stop al consumo di suolo devono diventare parte della strategia nazionale contro il cambiamento climatico”, dicono le associazioni promotrici. Il progetto mette insieme diverse sigle – ci sono fra gli altri Legambiente, Ispra, Politecnico di Milano, Cia agricoltori italiani – che hanno deciso di dar vita al progetto insieme a partner di Francia e Croazia con l’obiettivo di promuovere l’uso sostenibile ed efficiente del suolo e delle sue risorse in Italia e in Europa.
Cofinanziato dalla Commissione Europea con il programma Life, il progetto coinvolge associazioni ed enti di ricerca che sostengono la necessità di preservare il suolo dal degrado e dallo sfruttamento. Si tratta di un impegno che risponde anche agli obiettivi globali di sostenibilità perché da qui al 2030 “si aumentino gli sforzi atti a conseguire, a livello globale, l’arresto dei processi di degrado del suolo”, concetto che traduce la formula ‘by 2030, a land degradation neutral World’.
Senza suolo non c’è cibo, si rischia di essere travolti da alluvioni e frane, si perdere un serbatoio di carbonio. “Il suolo non riceve l’attenzione che merita, la sua rilevanza per la sopravvivenza umana è decisamente sottovalutata – dicono dal progetto – E’ maltrattato, abusato, coperto e impermeabilizzato dall’edificazione senza limiti, inquinato dalle attività industriali, sovrasfruttato da un uso agricolo e zootecnico poco attento”.
Soil4Life sostiene il passaggio all’agricoltura sostenibile. Secondo la Fao, il 33% del suolo mondiale oggi è altamente degradato. Un approccio sostenibile prevede coltivazioni biologiche, minimo danneggiamento del suolo, copertura vegetale permanente, rotazione delle colture. La Fao stima che una gestione sostenibile dei suoli potrebbe aumentare la produzione di cibo fino al 58%. Per queste ragioni, i promotori del progetto rivolgono un appello ai ministri dell’agricoltura Centinaio e dell’Ambiente Costa perché “si impegnino in una stagione di rinnovamento dell’agricoltura italiana, investendo i fondi destinati al nostro Paese dalla nuova PAC in iniziative centrate sul recupero di fertilità dei suoli mediterranei, anche in chiave di politiche di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico, oltre che di produzione di materie prime”.
L’altra priorità è lo stop al consumo di suolo. Gli ultimi dati Ispra dicono che il consumo di suolo nel 2017 si è attestato su una media di 15 ettari al giorno, ovvero 54 km quadrati all’anno. Dagli anni 50 al 2017 la copertura artificiale del suolo è passata dal 2,7% al 7,65% (+180%), intaccando ormai 23.063 chilometri quadrati del territorio italiano.
