Cosa succede dopo il cassonetto? Carta e cartone come tornano a vivere grazie al riciclo? Di questo si è discusso nel corso del convegno “La Green Economy. La filiera cartaria e le opportunità per l’economia e le comunità locali” promosso da Comieco, il Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi Cellulosici, in collaborazione con Cartiere Villa Lagarina e Pro-Gest. La filiera cartaria si conferma un’industria green. Sul fronte dell’impatto ambientale sono da registrare  significativi passi avanti, dall’alleggerimento dei materiali perseguito dai  produttori di carta e cartone ai progressi nei consumi idrici ed energetici. L’impiego di acqua nel processo produttivo per il 90% è oggi acqua di riciclo e negli ultimi trent’anni sono stati dimezzati i quantitativi impiegati. In materia di energia il settore cartario ha sempre avuto un approccio proattivo: produce oggi più della metà dell’energia elettrica di cui necessita, e, grazie all’impiego combinato nel proprio processo di energia elettrica e termica (cogenerazione), ottiene i più elevati livelli di efficienza energetica, contribuendo fattivamente alla limitazione delle emissioni di gas responsabili dell’effetto serra. L’efficienza energetica del settore è migliorata  di oltre il 20% negli ultimi 15 anni. 
L’Italia è il quarto Paese europeo per produzione cartaria dopo Germania, Finlandia e Svezia ed è il secondo Paese del vecchio continente per utilizzo di macero, dopo la Germania e a pari merito con Francia e Spagna. Per quanto riguarda il tasso di recupero e il riciclo, l’Italia rappresenta un’eccellenza: nel 2011 è stato sfiorato infatti l’88%. Ciò significa, in pratica, che in Italia  9 imballaggi su 10 sono stati recuperati e riciclati, posizionando il nostro Paese ai vertici della classifica europea.
Per quanto riguarda la raccolta differenziata di materiali cellulosici, nel 2011 sono state raccolte dai Comuni italiani 3 milioni di tonnellate di carta e cartone, per una media procapite di 50,6 kg/abitante. Il Trentino Alto Adige, anche se in leggero calo rispetto all’anno precedente (-0,9%), si è confermata una delle regioni più virtuose per la raccolta differenziata di carta e cartone: 83,3 kg pro capite nel 2011, al secondo posto dopo l’Emilia Romagna.
Considerando vari aspetti come l’occupazione e l’indotto legati al settore, il valore della materia prima generata dal riciclo e i mancati costi di smaltimento, si calcola che il riciclo di carta e cartone in Italia abbia portato, dal 1999 a oggi, benefici economici pari a circa 4 miliardi di euro, 478 milioni solo nel 2011. Dal 1999 al 2011, inoltre, grazie ai risultati della raccolta differenziata, si è evitata la costruzione di ben 248 nuove discariche, 26 solo nel 2011.


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

Parliamone ;-)