Campagna #salvailsuolo, 400 organizzazioni europee unite per la tutela del suolo
Un milione di firme per fermare il consumo di suolo e contrastarne il degrado costante in Europa, minacce che hanno effetti diretti sulla nostra vita, le nostre risorse naturali, la nostra alimentazione, la nostra salute. È questo l’ambizioso obiettivo dell’Iniziativa dei Cittadini Europei “People4soil”: una petizione per ottenere una legislazione specifica per tutelare il suolo a beneficio delle generazioni presenti e future.
La campagna #SALVAILSUOLO è promossa da più di 80 realtà italiane e 400 organizzazioni europee, tra associazioni ambientaliste, ONG di cooperazione, forum per il paesaggio, associazioni ricreative e di impegno sociale, organizzazioni di produttori agricoli e di consumatori biologici, società e istituzioni scientifiche, associazioni venatorie e culturali, e ha l’obiettivo di presentare alla Commissione Europea, a settembre 2017, un milione di firme raccolte in tutta Europa. Alla Commissione Europea viene richiesto di attivarsi per definire un testo legislativo a tutela del suolo.
Solo in questi ultimi anni gli scienziati hanno rivelato le profonde relazioni tra suolo e sostenibilità ambientale, arrivando all’allarmante conclusione che senza proteggere il suolo sarà impossibile produrre cibo salutare per nutrire il pianeta, fermare la perdita di biodiversità, mitigare il riscaldamento globale, adattarsi ai cambiamenti climatici ed evitare disastri ambientali. Il suolo è un ecosistema vivente, essenziale per la salute dell’uomo e dell’ambiente; è una risorsa vitale, ma limitata e non rinnovabile e trascurare il suolo significa minacciare la nostra sicurezza. Ogni anno in Europa vengono distrutti 1000 kmq di suolo fertile, soffocando sotto il cemento un’area grande come l’intera città di Roma. In cinquant’anni in Europa è stata cementificata un’area agricola estesa come l’intera Ungheria, mentre la popolazione europea è diventata sempre più dipendente dalle importazioni di prodotti agroalimentari.
“Il suolo è un bene comune, come l’acqua e l’aria. Contenere il consumo di suolo vuol dire tutelare il cibo che mangiamo, la nostra sicurezza, la salute dei nostri figli, l’immenso patrimonio della biodiversità. Per questo la sua tutela ci riguarda”. A segnalarlo sono in prima fila ACLI, Coldiretti, FAI – Fondo Ambiente Italiano, INU – Istituto Nazionale di Urbanistica, Legambiente, Lipu, Slow Food e WWF.