Quest’anno l’inizio della stagione venatoria potrebbe essere posticipato a causa della straordinarietà delle condizioni climatiche che, tra incendi e siccità, stanno avendo un grave impatto sugli ambienti agricoli e forestali e sulla fauna selvatica. A esprimere preoccupazioni in merito è stato il Ministro delle Politiche Agricole, Mario Catania, condividendo l’appello di Legambiente, Lega Italiana Protezione Uccelli e WWF Italia.
Le associazioni ambientaliste invitano ora il Ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, a coordinarsi per assumere le dovute iniziative, a cominciare da un provvedimento d’urgenza che posticipi l’inizio della caccia per evitare un impatto disastroso per la stabilità di popolazioni animali, in alcuni casi già estremamente vulnerabili.
“Nonostante il parere non favorevole dell’ISPRA, l’Ente competente in materia, le Regioni hanno varato i calendari venatori prevedendo addirittura la cosiddetta pre-apertura, ossia il via libera anticipato alle doppiette: una prassi che colpisce un  periodo delicato per molti animali ancora attenti alla cura dei giovani nati o in attesa della migrazione” scrivono in una nota congiunta le associazioni che “da sempre stigmatizzano tale prassi come irrispettosa della fauna e del dettato normativo europeo”. Posticipare la stagione venatoria sarebbe “un atto di responsabilità di fronte alla Comunità internazionale per la quale siamo garanti di un patrimonio unico che sorvola e sosta nel nostro Paese, naturale ponte tra il nord Africa e il nord Europa“. Le associazioni sono liete di registrare la disponibilità dei cacciatori a proporsi come deterrente agli incendiari, come vedette sul territorio e certamente liberi dalla doppietta e con un leggero binocolo potranno meglio svolgere tale funzione.


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