Il decreto del Governo che prevede le sanzioni per chi continua a commercializzare vecchi sacchetti di plastica e  ‘bioshopper truffa’ è finalmente entrato in vigore. Venerdì scorso è scaduto infatti il termine entro il quale la commissione avrebbe dovuto esprimersi, dunque ora finalmente entrano in vigore le multe salate per chi intende aggirare la normativa e commercializzare ancora i vecchi e inquinanti sacchetti di plastica”. E’ quanto dichiarato dall’esponente di Green Italia Francesco Ferrante, autore dell’emendamento che portò in Senato all’approvazione della norma contenuta nella Finanziaria del 2007 finalizzata al divieto della commercializzazione dei sacchetti non biodegradabili.

“La scelta della Commissione Europea di non impugnare la legge italiana  – spiega Ferrante – comporterà che d’ora in poi in Italia, paese all’avanguardia nella legislazione a favore degli shopper che rispettano l’ambiente, la commercializzazione dei sacchi non conformi a quanto prescritto, e che quindi siano davvero biodegradabili e compostabili, sarà punita con la sanzione di una somma da 2.500 euro a 25.000 euro, aumentata fino al quadruplo del massimo cioè sino a 100mila euro se la violazione del divieto riguarda quantità ingenti di sacchi per l’asporto”. Nel frattempo i cittadini sempre più numerosi hanno rinunciato ai sacchetti usa e getta. “Si adeguino ora in fretta i produttori che hanno perseverato nel tentativo di aggirare le norme – conclude Ferrante – ricorrendo a quella vera e propria truffa ai danni dei consumatori e pericolosa per l’ambiente che sono i sacchetti cosiddetti oxodegradabili”.


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