Abusivismo edilizio, Legambiente: si fa fatica a demolire (Foto Pixabay)

L’abusivismo edilizio rimane “una piaga difficile da curare”. Tanto è vero che si fa fatica, e molta, a demolire le costruzioni abusive. Dal 2004 al 2022 in Calabria, Campania, Lazio, Puglia e Sicilia (le cinque regioni monitorate da Legambiente) è stato eseguito solo poco più del 15% delle demolizioni.

 

 

L’abusivismo edilizio nelle regioni a rischio

“Abbatti l’abuso” è il terzo report di Legambiente sull’abusivismo edilizio nelle regioni a rischio. L’associazione ha promosso un monitoraggio civico al quale hanno risposto 485 comuni , il 24,5% del campione, per un totale di oltre 70 mila ordinanze di demolizione, che arrivano a 83.430 considerando anche le risposte parziali. Sono una media di una ordinanza ogni 310 cittadini.

“A fronte di un territorio sfregiato dal cemento illegale che non conosce crisi, nella Penisola si fa fatica a demolire mentre cresce il numero delle ordinanze – denuncia Legambiente – Dal 2004 a dicembre 2022 nelle regioni più a rischio – Calabria, Campania, Lazio, Puglia e Sicilia – il numero delle demolizioni eseguite è stato del 15,3% dei 70.751 immobili abusivi per i quali è stato stabilito l’abbattimento”.

Rilevante è poi l’incidenza del mattone illegale nei comuni costieri dove si arriva a una media di 395,9 ordinanze di demolizione a Comune, cinque volte quella relativa ai Comuni dell’entroterra. Osservate speciali anche le isoli minori dove si registra un abuso ogni 12 abitanti, ma dove la risposta al problema attraverso le demolizioni è maggiore: è del 20,5% (contro una media nei comuni delle cinque regioni del 15,3%). Sotto la media nazionale, invece, gli abbattimenti eseguiti nei sette Municipi di Roma che hanno fornito i dati sull’abusivismo edilizio nei loro territori: a fronte di ben 2.676 ordinanze di demolizione emesse ne sono state eseguite solo 323, pari al 12,2%.

Abusivismo edilizio, piaga per il territorio

Questi dunque i numeri sull’abusivismo edilizio in Calabria, Campania, Lazio, Puglia e Sicilia diffusi oggi da Legambiente.

«L’abusivismo edilizio – dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – è un’autentica piaga che tiene in ostaggio il territorio, la legalità e lo sviluppo del nostro Paese ormai da molti decenni. Parliamo di un fenomeno che, anche negli ultimi anni, nonostante la crisi edilizia e quella pandemica, si mantiene su livelli preoccupanti, addirittura in crescita nel 2022 come valori assoluti. Il Governo Meloni invece di annunciare nuovi possibili condoni, potenzi l’attività di demolizione delle case abusive e dia più ruoli e responsabilità ai prefetti. Da anni, Legambiente sostiene la necessità di non procrastinare un intervento nazionale e risolutivo».


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