Stop agli sprechi alimentari a Pasqua. Come fare? L’Adoc lancia una campagna perché i ristoratori forniscano “doggy bag” ai clienti a fine pranzo, in modo da ridurre al minimo lo spreco delle feste. La speciale borsa che permette di portare quanto rimane del pasto a casa (e non necessariamente per destinare il cibo agli animali domestici) è ancora poco chiesta in Italia mentre potrebbe rappresentare l’occasione per limitare lo spreco di cibo. Per questo l’associazione chiede ai ristoratori di fare un passo avanti e di iniziare con questo gesto una vera “rivoluzione culturale”, proprio in occasione di Pasqua, a partire dai consumatori che festeggeranno fuori casa.
spreco alimentare doggy bag“Durante le festività aumenta sensibilmente lo spreco alimentare, sia a casa che nei ristoranti. Per questo invitiamo i ristoratori a fornire, per il pranzo di Pasqua, “Doggy bag” ai propri clienti al fine di ridurre al minimo, se non a zero, gli sprechi – ha detto Roberto Tascini, presidente dell’Adoc – la nuova normativa sugli sprechi alimentari, recentemente approvata alla Camera, incentiva l’uso della classica sporta per portare a casa gli avanzi di ciò che si è mangiato e non finito ma, in attesa della legge, vorremmo che gli operatori del settore, autonomamente e con grande sensibilità, anticipassero le previsioni normative e iniziassero la “rivoluzione culturale” sulla lotta agli sprechi. L’uso della doggy bag è estremamente limitato in Italia, c’è una forte resistenza all’utilizzo di tale utile strumento”.
Eppure sullo spreco si sa ormai molto. E i numeri sono impietosi. Il fenomeno a livello mondiale ha dimensioni gigantesche: ogni anno nel mondo si sprecano 1,3 miliardi di tonnellate di cibo, pari a un terzo della produzione destinata al consumo umano (dati Fao). In Italia si stima che lo spreco di cibo domestico – quello che passa dal frigo alla spazzatura perché scaduto, o gli avanzi consistenti che dai piatti cucinati finiscono nell’immondizia – valga circa 8,4 miliardi di euro l’anno, pari a 6,7 euro a settimana a famiglia, ovvero 650 grammi di cibo sprecato (Rapporto Waste Watcher 2015). Secondo l’Adoc le famiglie italiane sono sulla buona strada per limitare gli sprechi di cibo: negli ultimi cinque anni, stima l’associazione, la percentuale di prodotti alimentari sprecati a casa è scesa del 6%. Ad oggi una famiglia spreca circa il 7% di quanto spende per la spesa alimentare: sono pur sempre circa 380 euro l’anno, quasi l’equivalente di un mese di spesa alimentare per una famiglia di tre persone. E durante le feste il rischio è quello di gettare via ancora più cibo.
Per questo l’Adoc rilancia una campagna contro lo spreco alimentare con qualche utile consiglio che riguarda anche la capacità di fare la spesa giusta e di conservare bene i cibi. Così: meglio comprare l’essenziale preferendo la qualità alla quantità; utilizzare al meglio il congelatore per gli avanzi di cibo e per la conservazione degli alimenti; acquistare con più oculatezza evitando le sirene di troppi 3X2; provare a comprare meno ma più spesso quello di cui si ha veramente bisogno.

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