
"Spiedo bresciano", Oipa chiede al Governo di impugnare la Legge lombarda (Fonte immagine: Pixabay)
Spiedo bresciano, Oipa chiede al Governo di impugnare la Legge lombarda
Per l’Oipa la legge per lo spiedo bresciano è stata approvata per favorire la lobby dei cacciatori, “spacciando per sostegno alla filiera agroalimentare e al settore della ristorazione un attacco eclatante alla biodiversità”
L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) chiede al Governo di valutare l’impugnazione della legge “Valorizzazione della cultura e della tradizione lombarda dello spiedo bresciano di altri preparati a base di selvaggina”, approvata ieri dal Consiglio della Regione Lombardia, “mentre fuori – si legge su la Repubblica – andava in scena la protesta degli ambientalisti“.
“Dal 2014 – si legge nella nota del Consiglio – le norme vietavano il commercio e la vendita di avifauna cacciabile per fini commerciali, escludendo così la possibilità a ristoranti, alberghi, mercati, fiere e sagre di proporre lo spiedo bresciano. Secondo la legge approvata dal Consiglio regionale i cacciatori potranno cedere a titolo gratuito a ristoranti e a sagre fino a 150 capi all’anno di selvaggina piccola, da utilizzare per la preparazione dello spiedo bresciano e altri piatti tradizionali lombardi”.
Legge per lo spiedo bresciano, Oipa: a rischio la biodiversità e la salute
Per l’Oipa – si legge nella nota dell’Organizzazione – si tratta di una “legge-marchetta tutta a favore della lobby dei cacciatori, che spaccia per sostegno alla filiera agroalimentare e al settore della ristorazione un attacco eclatante alla biodiversità, proprio ora che la sua tutela è stata introdotta in Costituzione”.
“Chiediamo di valutare la possibilità di promuovere la questione di legittimità costituzionale dinanzi alla Consulta – spiega il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto – poiché riteniamo si tratti una legge che lede il diritto alla salute dei cittadini“.
“Dalla doppietta al ristoratore, chi controllerà gli animali ceduti dal punto di vista sanitario? – osserva Comparotto. – Questa legge, che consentirà ai ristoranti di offrire ai clienti alcuni piatti tradizionali a base di piccoli uccelli come la polenta e osei e lo spiedo bresciano, va contro la crescente sensibilità dell’opinione pubblica. Chi ha voluto questa legge, per una manciata di voti, mortifica l’ambiente e la biodiversità e chi li rispetta”.

povere creaturine!