Mentre si diffondono i primi risultati relativi alle analisi per individuare le tracce della carne di cavallo all’interno di alimenti che, stando all’etichetta, non ne dovrebbero contenere, oggi scatta l’allarme anche sul latte in polvere sequestrato in un caseificio a Novara. A darne notizia è la Federconsumatori secondo cui il latte sequestrato serviva per produrre falsi formaggi Dop.
“Peccato che in Italia, da 40 anni, sia vietato l’impiego di latte in polvere nelle produzioni casearie” sottolinea Rosario Trefiletti, presidente Federconsumatori aggiungendo che “si tratta di una vera e propria truffa che ha fruttato ingenti guadagni ai suoi ideatori: il latte in polvere, infatti, ha un costo notevolmente inferiore rispetto a quello fresco”.
“Siamo convinti però, lo ripetiamo da anni, che non sia sufficiente colpire i singoli casi: è fondamentale predisporre una normativa più stringente e rispettosa del sacrosanto diritto dei cittadini di conoscere cosa mangiano” conclude Trefiletti.
Il Codici chiede, invece, di conoscere i nominativi dei fromaggi prodotti utilizzando illegamente il latte in polvere: “Siamo probabilmente di fronte ad un altro caso di inganno ai danni al consumatore – commenta Ivano Giacomelli, Segretario del Codici – Ancora una volta scopriamo quanto sia probabile l’evenienza di non sapere precisamente quello che si mangia. Tutto ciò si rende necessario per tutelare il diritto al consumatore ad essere informato, a consumare alimenti di qualità non inferiore a quella dichiarata e alimenti la cui composizione non sia diversa da quella descritta in etichetta”.
 


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4 thoughts on “Latte in polvere per formaggi Dop, Consumatori: una truffa vera e propria

  1. Trovo giusto che siano resi pubblici i nomi di questi truffatori, che oltre a danneggiare i consumatori provocano un danno di immagine alle decine di operatori onesti che così subiscono un doppio vulnus: riduzione delle vendite per comprensibile reazione dell’utente finale e concorrenza sleale sui costi.
    Saluti

  2. Perché non si fa il nome del caseificio di Novara dove è stato sequestrato latte in polvere destinato a produrre formaggi DOP?!
    Va bene dare la notizia, ma a poco serve al consumatore. Conoscendo il nome di quel caseificio, i consumatori potrebbero prendere le decisioni opportune quando fanno acquisti al supermercato.

  3. Da ex appartenente al Servizio Repressione Frodi del Mipaaf, sono sconcertato da questo ritrovamento di latte in polvere in un caseificio. Ai miei tempi facevamo continui controlli nei caseifici per reperire l’eventuale detenzione di latte in polvere, oltre che nelle pasticcerie e fabbriche di dolci per controllare se il latte in polvere acquistato veniva veramente utilizzato o, viceversa, usato per triangolazioni fraudolente. Più volte si chiese anche la denaturazione dello stesso con la farina di mais come tracciante per combattere le frodi, ma ci furono molti ostacoli. Non so se oggi esso deve essere denaturato. Ma al di là che esso serva per la produzione di formaggi DOP o anonimi o, addirittura, per produrre latte alimentare, la pena immediata deve essere la chiusura immediata del caseificio, senza attendere le sanzioni. Non è ammissibile che esistano dei produttori che siano cosi delinquenziali. La detenzione di latte in polvere in un caseificio non deve essere ammessa assolutamente, in quanto non esistono giustificazioni alcune.

  4. Buongiorno a tutti, condividiamo con voi la nostra versione dei fatti. Non si tratta di latte in polvere, ma di terreno colturale.
    Qua in trasparenza tutta la nostra documentazione: https://www.facebook.com/notes/latteria-sociale-di-cameri/sequestro-di-latte-in-polvere-falso-comunicato-latteria-sociale-di-cameri/146760432171744
    Siamo a disposizione per ulteriori chiarimenti, noi siamo sempre stati dalla parte della legge e per la qualità.

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