Il Ministero dello Sviluppo economico si schiera apertamente contro l’italian sounding. In una nota si legge che il Ministro Corrado Passera, lo scorso 9 marzo, ha inviato una precisa direttiva alla export bank Simest Spa, società soggetta al controllo analogo da parte del Mise, indicando la necessità assoluta di contrastare la pratica del falso Made in Italy  da parte di imprese che, per le proprie iniziative di internazionalizzazione,  usufruiscono di un supporto pubblico.
Attenzione particolare viene posta sul settore agroalimentare, di rilevante impatto sulla platea dei consumatori. “E’ necessario assicurare l’obiettivo di una corretta e trasparente informazione al consumatore circa l’origine delle produzioni estere – scrive Passera – evitando che elementi specifici dei prodotti o del relativo packaging possano trarre in inganno circa l’origine italiana dei medesimi”. Per tutelare la trasparenza dei mercati, il Ministro chiede dunque a Simest di revocare, attraverso opportuni interventi ordinamentali o organizzativi, gli atti relativi a partecipazioni deliberate a favore delle imprese operanti nel settore agroalimentare, nel caso in cui le società attivino pratiche commerciali tali da indurre in errore i consumatori sull’origine o sulla provenienza dei prodotti.
Il contenuto della direttiva è stato comunicato alla presidenza di Coldiretti, che nelle scorse settimane si era attivata per segnalare casi di italian sounding.


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