Si è concluso con una condanna in primo grado dei due responsabili delle aziende che dal 2004 al 2007 avevano messo in commercio formaggi adulterati a causa della presenza muffe, inchiostri, residui di plastica, vermi, topi morti ed escrementi di roditori. Condannati anche tre veterinari della ASL locale per abuso d’ufficio: seppure a conoscenza di quanto avveniva nelle aziende, non hanno assunto nei loro confronti alcun provvedimento per garantire il rispetto delle norme igienico-sanitarie e la salute dei consumatori. A darne notizia è Altroconsumo che è stata parte civile nel processo a tutela della salute pubblica e di tutti i consumatori.
”Altroconsumo ha seguito sin dall’inizio questo gravissimo scandalo alimentare e si è costituita parte civile affinché i responsabili venissero condannati e per evitare che su questa vicenda calasse il silenzio. Produttori senza scrupoli e pubblici ufficiali compiacenti offrono un quadro sconfortante e dimostrano come sulla sicurezza alimentare e la tutela della salute di consumatori i rischi siano sempre dietro l’angolo, anche nelle regioni considerate il cuore dell’eccellenza alimentare italiana. Non bisogna mai abbassare la guardia. Altroconsumo è stato e continuerà ad essere in prima fila in questa battaglia” ha commentato il presidente Paolo Martinello.


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