Epatite A nei frutti di bosco, allarme continua. Codici si rivolge al Ministero
L’epidemia dei frutti di bosco contaminati dal virus dell’epatite A, purtroppo, non si arresta. Un recente documento dell’Istituto Superiore di Sanità parla di 29 lotti sospetti prodotti da 14 diverse ditte, che si aggiungono ai 14 lotti già confermati. Vogliamo sapere i nomi delle aziende coinvolte, fa sapere Codici che si è rivolto al Ministero della Salute affinchè faccia chiarezza nel rispetto dei diritti dei consumatori.
“Chiediamo al Ministero della Salute di divulgare le marche dei 29 lotti ritenuti sospetti, perché i consumatori hanno il diritto di sapere quali sono i prodotti potenzialmente pericolosi e di decidere consapevolmente se utilizzarli con le dovute precauzioni o evitare di acquistarli” sostiene Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale del Codici.
Ma non solo, l’Associazione ha sottoposto al Ministero anche altre richieste:

- Le segnalazioni pervenute dalle ASL competenti per territorio contenenti le informazioni circa l’agente eziologico, le modalità di trasmissione, la provenienza dell’alimento contaminato.
- Le comunicazioni riguardanti l’aumento progressivo rispetto alla media dei casi di epatite A all’inizio del 2013.
- Le misure amministrative adottate dal Ministero per tutelare la sicurezza, come i programmi di controllo.
- Le direttive indirizzate agli organi di vigilanza che controllano le materie prime utilizzate per la produzione e la commercializzazione dei frutti di bosco.