Il prezzo del pane lievita, tanto che un chilo arriva a costare quasi quanto un dessert al ristorante. In pratica per mangiare pane si possono spendere fino a 270 euro l’anno a testa. Lo denuncia Altroconsumo che ha setacciato 138 punti vendita, tra panetterie e supermercati, in dieci grandi città (Bari, Bologna, Genova, Firenze, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Roma e Torino). Risultato? Il prezzo del pane può superare i 6 euro, come accade a Bologna.
E’ Milano in assoluto il luogo dove la pagnotta costa di più, con un prezzo minimo di 3,94 euro al chilo, mentre Napoli è la più economica con un prezzo di 1,70 euro al chilo.
Il prezzo del pane è piuttosto variabile da Regione a Regione, oltre che da un tipo all’altro, visto che ne esistono diverse centinaia e le differenze sono significative. Di sicuro, come emerge dall’inchiesta di Altroconsumo, al supermercato si risparmia: nella grande distribuzione il prezzo medio al chilo è di 1,96 euro, mentre nei panifici si aggira sui 2,95 euro al kg.
C’è poi una questione di qualità e Altroconsumo suggerisce di riconoscerla dal colore della crosta: quello ideale dovrebbe essere tra il giallo ocra e il marrone. Deve essere leggera, croccante, non troppo spessa. E la mollica deve aderire bene alla crosta, deve essere appena umida, non deve sbriciolarsi né essere troppo compatta.
 


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