Bevanda alcolica prodotta e confezionata in Cina al posto di grappa. Lo scambio fraudolento è ‘costato’ caro al titolare di un ristorante cinese del palermitano che è stato, infatti, denunciato dalla Forestale alla Procura della Repubblica di Palermo per il reato di frode in commercio. I Forestali hanno sequestrato anche tutte le bottiglie rinvenute nell’esercizio commerciale. La normativa comunitaria sulle bevande alcoliche sin dal 1989 stabilisce precise regole di carattere generale in materia di designazione e presentazione delle stesse. La normativa italiana prevede, peraltro, che la denominazione grappa non può attribuirsi che ad acquavite di vinaccia prodotta in Italia e ottenuta da uve italiane, escludendo così l’attribuzione del termine grappa a liquori prodotti in altri Stati. L’attività di controllo del Corpo forestale dello Stato è stata intrapresa nell’ambito del programma di verifiche sui prodotti agroalimentari del Made in Italy, condotte al fine di tutelare il consumatore e la leale concorrenza fra operatori commerciali.


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