TopNews. Obesity Day, Bambino Gesù: ecco la giornata alimentare
Cinque pasti al giorno con tutti i nutrienti. Senza rinunciare al gusto e alla convivialità. Sono gli ingredienti della corretta giornata alimentare secondo i consigli degli esperti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù diffusi oggi in occasione dell’Obesity Day. Per l’occasione, al Bambino Gesù, sede di Roma-San Paolo, tra le altre iniziative, medici e nutrizionisti forniranno indicazioni sui corretti stili di vita: non solo sana alimentazione, ma anche attività sportive e movimento all’aria aperta.
“Per migliorare lo stato nutrizionale di bambini e ragazzi vanno osservate alcune regole – spiega il prof. Alberto Ugazio direttore del magazine digitale A scuola di Salute – recuperare l’abitudine familiare a fare una prima colazione completa, sperimentare merende varie, con preferenza per quelle a base di frutta, trasformare il pasto a scuola in un momento di educazione alimentare, fare movimento spontaneo e Modificaorganizzato e valorizzare il momento della cena in famiglia, che dev’essere vissuto come un’esperienza conviviale positiva”. Scopriamole insieme.
Fare colazione, sempre. E’ un pasto irrinunciabile: consente di rendere al meglio sotto l’aspetto mentale e fisico, ma il 33% dei bambini fa una prima colazione inadeguata, mentre l’8% la salta addirittura per mancanza di tempo o di appetito. Per costruire la colazione perfetta con l’apporto di tutti i nutrienti – dicono gli esperti – si può cominciare con pane e miele, o marmellata, oppure con cioccolato spalmabile. In alternativa pancake, cereali, biscotti, fette biscottate o prodotti da forno. Il tutto abbinato ad una tazza di latte, yogurt bianco o bevande vegetali e da una porzione di frutta fresca.
Lo spuntino della mattina, energia a portata di mano. E’ un intermezzo che spezza il digiuno e fornisce energia “a rapido consumo”. In questo modo si recuperano i cali di attenzione e di umore, tipici della tarda mattinata e si evita che l’intervallo tra un pasto e l’altro superi le 4-5 ore. Per i bambini rappresenta una pausa dallo studio o dal gioco e consente di recuperare le forze per proseguire le attività quotidiane. Non deve contenere troppi zuccheri (che causano sonnolenza), sale o grassi e va diversificato per ogni giorno della settimana.
Il pranzo, un concentrato di calorie buone. Garantisce il 40% delle calorie totali giornaliere. E’ il pasto più importante della giornata alimentare e quello che viene sacrificato di più anche dai bambini, spesso a causa delle merendine abbondanti. Un pranzo equilibrato deve contenere il giusto apporto di carboidrati, proteine, grassi e micronutrienti (vitamine, sali minerali e fibre). Può essere strutturato con un primo e un secondo piatto, verdura cruda o cotta e pane, oppure piatto unico, verdura cruda o cotta e pane.
La merenda, una pausa rilassante. E’ un momento che va vissuto con calma: a casa o al parco, con i genitori e con i nonni. Evita che si ‘pilucchi’ cibo tra un pasto e l’altro. Può essere dolce o salata, l’importante è il rispetto di alcune regole: tra merenda e cena dovrebbero trascorrere almeno 3-4 ore per agevolare i processi digestivi ed evitare cali glicemici troppo alti. Non va mai saltata; deve essere variata, moderata (niente bis!) e proporzionata (non eccedere con zuccheri e calorie).
Cena semplice e leggera, in famiglia. E’ il pasto che vede riunito il nucleo familiare e può costituire un momento privilegiato di comunicazione fra genitori e figli. Alla base di una cena nutriente dovrà esserci una quota adeguata di carboidrati, accompagnati o combinati ad una porzione proteica. Se i bambini rifiuteranno le verdure, se ne potrà proporre un assaggio a inizio pasto e poi più avanti, come contorno o per la preparazione di piatti unici. La cena è il pasto che precede il sonno, sarà dunque opportuno proporre piatti semplici a base di carne o formaggi magri, con l’aggiunta di olio dopo la cottura per ridurre i tempi di digestione.
Notizia pubblicata il 10/10/2018 ore 11.18