La crisi economica “mangia” regali e viaggi ma risparmia il carrello alimentare delle feste, per il quale il budget degli italiani sarà solo in leggera flessione (meno 1%) rispetto allo scorso anno. Le famiglie non rinunceranno ai piatti della cucina natalizia, anche se faranno acquisti oculati: frutta esotica e caviale saranno acquistati col contagocce, mentre i prodotti enogastronomici più scelti saranno quelli made in Italy legati al territorio e alla tradizione. E’ quanto afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori: “A Natale la crisi accorcia la spesa per regali e viaggi, ma “salva” pranzi e cene delle feste. Nonostante le tredicesime già occupate per far fronte a tasse, bollette e mutuo, le famiglie non rinunceranno alle tradizioni enogastronomiche e, per il carrello alimentare dei prossimi giorni, manterranno praticamente lo stesso budget del 2012. Merito anche dei prezzi sostanzialmente stabili dei prodotti tipici delle festività”.
Quest’anno, affermano gli agricoltori della Cia, il 14 per cento degli italiani spenderà meno per cibo e bevande, mentre l’86 per cento lascerà quasi inalterato il “fondo” per il cenone della vigilia e per i pranzi di Natale e Santo Stefano, per una spesa complessiva stimata in 3,2 miliardi di euro, cioè l’1 per cento in meno rispetto allo scorso anno. Mentre cala il budget per i doni natalizi (meno 5,5 per cento) e quello per i viaggi (meno 9 per cento), resiste la spesa alimentare. “Gli acquisti, però, saranno comunque più attenti – sottolinea la Cia – con prodotti e specialità enogastronomiche legate al territorio e alle tipicità regionali. Niente spese folli, quindi: salmone, ostriche, caviale e frutta esotica verranno consumate con il contagocce. Mentre ancora una volta lo spumante trionferà sullo champagne, con quasi il 95 per cento dei brindisi rigorosamente tricolore”.


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