L’Antitrust apre un’istruttoria sul mercato del tonno e del salmone in scatola: sotto i riflettori dell’Autorità finisce l’acquisizione del controllo congiunto della società Calvo, che commercializza in Italia il tonno Nostromo, da parte della multinazionale Bolton, presente con i marchi Rio Mare, Palmera e Alco. L’operazione, si legge in una nota, “potrebbe avere effetti restrittivi della concorrenza nei mercati della produzione e commercializzazione di conserve a base di tonno e di salmone, con possibili aumenti dei prezzi”.
Nella riunione del 25 luglio l’Antitrust ha deciso dunque di avviare un’istruttoria per verificare se l’acquisizione del controllo congiunto della società Calvo da parte della multinazionale Bolton possa avere effetti restrittivi della concorrenza.
L’operazione, spiega l’Antitrust, “potrebbe creare una posizione dominante in grado di ridurre o eliminare la concorrenza nei mercati della produzione e commercializzazione di conserve a base di tonno e salmone. Bolton è infatti presente nel settore del tonno con i marchi Rio Mare, Palmera e Alco e detiene una quota pari al 35-40% del mercato, a fronte del 10-15% detenuto dalla società Calvo, che commercializza in Italia il tonno con il marchio Nostromo. Nel comparto del salmone le quote di mercato di Bolton e Calvo sono pari, rispettivamente, al 75-80% e fino al 5%”.
Il timore è che l’operazione porti a un aumento dei prezzi del tonno e del salmone nei canali commerciali e a una restrizione degli spazi commerciali a disposizione della concorrenza, a fronte di un rafforzamento di Bolton quale interlocutore della Grande distribuzione. L’istruttoria si concluderà nei prossimi 45 giorni.
 


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