Gradita, la rete d’imprese italiana sbarca al SIAL 2016 di Parigi
Dopo il debutto sul mercato nazionale al Cibus di Parma, Gradita, la nuova rete d’imprese agro-alimentari simbolo del made in Italy come Divella S.p.A., F.lli Polli S.p.A., Pietro Coricelli S.p.A. con gli oli d’oliva Cirio, Giacinto Callipo Conserve Alimentari S.p.A.e Callipo Gelateria S.r.l, fa il suo ingresso sulla scena mondiale del settore food in occasione del SIAL 2016 di Parigi.
La SIAL 2016 di Parigi, la più grande esposizione d’innovazione alimentare del mondo, che richiamerà oltre 160mila visitatori professionali da ogni parte del mondo, riunisce gli operatori chiave del settore, dal produttore al compratore, e rivela le tendenze e le innovazioni che caratterizzeranno l’industria alimentare del futuro. Più di 7mila espositori occuperanno oltre 27 ettari di superficie fieristica e raggiungeranno la capitale francese da oltre 100 Paesi con circa 2.500 novità di prodotto.
La fiera rappresenta un immancabile luogo d’incontro della grande industria del food, dove vengono presentate le tendenze legate all’alimentazione odierna e dove s’ispira quella dei prossimi anni, e una vera e propria piattaforma d’affari. Si tratta, quindi, di una vetrina internazionale importantissima, che permetterà a Gradita di farsi conoscere a livello mondiale in un settore, quello del food, in costante evoluzione e alla perenne ricerca di nuovi gusti e tendenze e, inoltre, di sviluppare i contatti commerciali, favorendo l’apertura ai mercati esteri ancora inesplorati.
“La nostra presenza al SIAL 2016 di Parigi vuole essere un punto di partenza verso la realizzazione del nostro grande obiettivo, ovvero diffondere la dieta mediterranea attraverso i nostri prodotti di qualità e rappresentare il made in Italy sulle tavole di tutto il mondo, oltre che rafforzare competitività e produttività nei mercati mondiali.” Spiega Chiara Coricelli, vicepresidente di Gradita. “Un’imprescindibile vetrina sul settore food, che rappresenta per Gradita l’opportunità di incrementare la distribuzione e gli accordi di carattere commerciale al di fuori del contesto nazionale e arrivare ad aumentare i propri volumi export nei mercati internazionali, che offrono enormi possibilità di espansione che un’impresa di piccole e medie dimensioni da sola avrebbe difficoltà a raggiungere”.