Contraffazione, Asiago DOP blocca vendita su Amazon di salsa Asiago Dressing
Era commercializzata come salsa “Asiago Dressing” ma di certo non conteneva Asiago DOP. Il Consorzio Tutela Formaggio Asiago ha fatto ritirare sulla piattaforma Amazon Europe una sedicente salsa “Asiago Dressing” non contenente affatto Asiago DOP, sventando così – con la collaborazione dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF) del Mipaaf – un nuovo tentativo di vendere prodotti contraffatti online. Non è la prima volta: già nel 2014 il Consorzio aveva bloccato su eBay un’inserzione di un produttore americano di falso Asiago DOP disponibile all’invio in Europa.
L’intervento chiama in causa direttamente la tutela del made in Italy e dei prodotti DOP e IGP in un mercato che sta vedendo una crescente diffusione dell’e-commerce agroalimentare: il Food & Wine enogastronomico ha registrato nel 2015 un fatturato di circa 260 milioni di euro (dati dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm del Politecnico di Milano) e stime europee prevedono che nel 2017 si raggiungerà il 7 per cento delle vendite totali. “Ancora una volta – afferma il Presidente del Consorzio, Fiorenzo Rigoni – siamo a testimoniare il nostro impegno contro ogni tentativo di contraffazione e a riconoscere come la strada della collaborazione tra Consorzio di Tutela, Ministero delle Politiche Agricole e, in questo caso, Amazon sia efficace.”
Il Consorzio Tutela Formaggio Asiago, informa una nota, “ha da tempo attivato uno specifico servizio di monitoraggio sfruttando gli accordi delle autorità italiane con le principali piattaforme online internazionali da un lato e stimolando la piena applicazione della norma ex officio introdotta dal Regolamento (UE) 1151/2012 che stabilisce l’obbligo, per ogni paese della Ue, di difendere le denominazioni protette perché parte del patrimonio culturale dell’Unione. Sull’importanza del tema, basti ricordare che, da quando è in vigore la norma ex officio, l’Italia ha segnalato oltre 670 casi lesivi del made in Italy, sia all’estero che sul web e solo online sono state bloccate 395 tipologie di prodotti, 330 su eBay e 65 su AliBaba”.