Troppo cadmio e nichel nei monili: questa la motivazione che ha portato i Finanzieri del Comando Provinciale di Roma a sequestrare circa 15.000 articoli di bigiotteria – tra i quali bracciali, collane, orecchini e ciondoli – realizzati con materie prime pericolose per la salute, contenenti valori di cadmio e nichel superiori alla soglia consentita.
Il sequestro, disposto dal G.I.P. del Tribunale di Roma all’esito di indagini coordinate dalla locale Procura della Repubblica ed eseguite dal Nucleo di Polizia Tributaria della Capitale, è stato eseguito nei confronti di un imprenditore bangladese attivo nel settore della commercializzazione di articoli di bigiotteria, con negozio in zona Tor Pignattara. Per il titolare dell’impresa è scattata la denuncia per detenzione e commercializzazione di oggetti con marchio contraffatto e per aver immesso sul mercato prodotti pericolosi.
L’operazione odierna testimonia l’attenzione verso il fenomeno della contraffazione. Basti pensare che nel solo 2012, il Nucleo di Polizia Tributaria di Roma ha sequestrato circa 750.000 articoli di bigiotteria della specie, tutti provenienti dall’estremo oriente.
Nel dettaglio, le indagini sono partite lo scorso anno da un primo sequestro, nello stesso negozio, di circa quattromila monili e oggetti apparentemente in oro e argento, che riportavano il marchio “18K” e “925” ed altri articoli risultati poi contraffatti nonché con valori di nichel e cadmio di gran lunga superiore al consentito e in quantità dannosa per la salute, con possibilità una volta in contatto con la pelle, di determinare irritazioni, dermatiti nonché intossicazioni. In seguito è stata individuata un’altra partita di merce, sequestrata prima che fosse destinata alla vendita nella Capitale, dove sarebbe stata venduta a un prezzo inferiore a quello dei prodotti originali.


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