Lotta alla contraffazione, MDC: ora un riferimento unico per i consumatori
Nel 2011 ci sono stati circa 80mila controlli lungo la filiera agroalimentare che hanno portato a sequestri per un valore di oltre 36 milioni di euro. Protagonisti di questa attività, presentata oggi a Roma, sono l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari, il Comando Carabinieri Politiche Agricole e Nuclei Antifrodi Carabinieri , il Corpo Forestale dello Stato e le Capitanerie di Porto. Eventi come quelli odierni, commenta il Movimento Difesa del Cittadino, dimostrano che se al consumatore manca ancora un riferimento unico su contraffazione e frodi alimentari, sul campo la collaborazione esiste e testimonia un sistema dei controlli che funziona bene.
“Per la prima volta gli organi preposti al controllo presso il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali hanno presentato insieme l’attività operativa svolta lo scorso anno. Un evento che esprime il coordinamento necessario fra tutte le realtà deputate alla lotta alla contraffazione e alle frodi alimentari”, commenta il presidente di MDC Antonio Longo. “Il Movimento Difesa del cittadino ha sempre sottolineato la maggiore necessità di coordinamento nel settore della sicurezza alimentare. Ricordo come in Italia le competenze siano divise tra più Ministeri e spesso ai consumatori manchi un riferimento unico e definito – prosegue Longo – MDC ha più volte infatti espresso la necessità di costituire nel nostro Paese un’agenzia nazionale per la sicurezza alimentare che riunisca a sé e coordini tutte le attività di controllo del settore. In questo momento di difficile congiuntura economica e di grande necessità di far quadrare i conti dello stato, eventi come quello di oggi dimostrano che sul campo la collaborazione c’è ed è finalizzata alla tutela della salute del consumatore. I dati presentati oggi confermano infatti che il sistema dei controlli italiano è tra i migliori al mondo e che spesso l’Italia si è dimostrata all’avanguardia in materia di sicurezza e qualità alimentare”.
Secondo Coldiretti, “dalla lotta alla contraffazione possono venire fino a trecentomila nuovi posti di lavoro con il fatturato del falso Made in Italy che solo nell’agroalimentare ha raggiunto i 60 miliardi di euro”. “Il fatto che per effetto della falsificazione vengano sottratti all’agroalimentare nazionale ben 164 milioni di euro al giorno dimostra che insieme al contrasto all’evasione fiscale, la lotta alla contraffazione e alla pirateria rappresentano per le Istituzioni un’ area di intervento prioritaria per recuperare risorse economiche utili al Paese e generare occupazione”, ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini.