Giocattoli contraffatti, maxi sequestro in Piemonte e Lombardia
Un’operazione della Guardia di Finanza del Verbano-Cusio-Ossola ha portato al sequestro di oltre 2,4 milioni di giocattoli contraffatti, tra cui quasi 2 milioni potenzialmente pericolosi e senza il marchio CE. I prodotti sono stati sequestrati in Piemonte e Lombardia ed hanno un valore che supera i 5,7 milioni di euro.
Oltre ai giocattoli, tra cui molte palline igroscopiche che in passato hanno causato il soffocamento di un bambino, ci sono articoli di abbigliamento, accessori con false griffe e prodotti elettrici potenzialmente dannosi per la salute. L’operazione è partita ad ottobre del 2011; i finanzieri sono riusciti a smatellare la filiera di distribuzione dei prodotti contraffatti che, da un grande magazzino di Monza, finivano in molti negozi per la maggior parte di proprietà di cittadini cinesi.
“Ci conforta l’operato delle Forze dell’ordine, ma nella lotta alla contraffazione dei giocattoli un ruolo fondamentale lo deve giocare il cittadino”. Commenta così Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), che spiega: “L’operazione delle Fiamme Gialle evidenzia una vera e propria emergenza, quella della contraffazione, che danneggia seriamente il mercato e soprattutto rischia spesso di mettere a rischio l’incolumità dei più piccoli. I giocattoli sequestrati – prosegue Dona – erano privi dei requisiti di sicurezza, ecco perché è bene ricordarsi, ogni qualvolta intendiamo acquistare un prodotto per i nostri bambini, di verificare che abbiano oltre al marchio CE dei contrassegni volontari, come ad esempio il bollino ‘Giocattoli sicuri’ rilasciato dall’IISG o il marchio IMQ per i prodotti elettrici. Infine è necessario che sull’imballaggio o sul giocattolo stesso siano indicati nome e indirizzo del fabbricante o del distributore e l’età per cui il gioco è stato concepito”. “Riconoscere i giochi contraffatti non è difficile: il canale di vendita, la confezione ed il prezzo sono indici facilmente riconoscibili per evitare di fare acquisti pericolosi o anche solo di scarsa qualità”.