Spreco alimentare

L’Unione Europea consolida la sua posizione nel commercio agroalimentare mondiale. Il 2020, infatti, ha segnato un ulteriore miglioramento della posizione dell’UE tra i maggiori esportatori mondiali di prodotti agroalimentari. Per quanto riguarda le importazioni, secondo una relazione pubblicata oggi, l’UE è ora il terzo maggiore importatore dopo gli Stati Uniti e la Cina.

In particolare – si legge in una nota della Commissione Europea – nel 2020 l’UE ha raggiunto un valore totale di 306 miliardi di €: 184 miliardi di € di esportazioni e122 miliardi di € di importazioni. Rispetto al 2019, entrambi i valori segnano una leggera crescita, dell’1,4 % e dello 0,5 % rispettivamente.

Il Regno Unito è stato il partner più importante dell’UE nel commercio agroalimentare, con una quota del 23 % del totale delle esportazioni agroalimentari dell’UE e del 13 % delle importazioni totali.

Commercio agroalimentare, le esportazioni dell’UE

L’UE esporta un’ampia gamma di prodotti, mostrando la competitività del proprio settore agroalimentare in diverse categorie, dai prodotti di base a quelli dell’industria alimentare ad alta lavorazione.

Esaminando le tipologie dei prodotti, carni suine e frumento hanno contribuito notevolmente all’aumento complessivo delle esportazioni agroalimentari dell’UE.

 

commercio agroalimentare

 

Per quanto riguarda le destinazioni, la Cina, la Svizzera e le regioni del Medio Oriente e del Nord Africa hanno trainato la crescita nel 2020, mentre si è verificato un calo verso Stati Uniti, Turchia, Singapore e Giappone.

Le importazioni

Le importazioni dell’UE, invece, sono nettamente dominate dagli alimenti e mangimi agricoli di base, che rappresentano circa il 75 % del totale.

In particolare, la crescita è stata determinata principalmente dall’aumento del valore delle importazioni di oleaginose, acidi grassi e cere, olio di palma, frutta e semi di soia.

In termini di importazioni, il Canada è cresciuto in misura significativa come fonte di importazioni dell’UE. Allo stesso tempo, le importazioni dell’UE sono diminuite maggiormente di valore in provenienza dal Regno Unito, dall’Ucraina e dagli Stati Uniti.

“Promuovere un commercio aperto ed equo è una delle priorità politiche della Commissione europea che apporta notevoli benefici ai nostri agricoltori – ha dichiarato Janusz Wojciechowski, Commissario per l’Agricoltura. – Il successo del commercio agricolo è chiaramente legato alla politica agricola comune, che sostiene la competitività e l’innovazione, nonché all’eccellente reputazione di cui godono i nostri prodotti in quanto sicuri, prodotti in modo sostenibile, nutrienti e di elevata qualità”.


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