Non è un appuntamento per vegani. La Giornata nazionale della bistecca è stata indetta oggi dalla Coldiretti, fra grigliate, forni, spiedi e piatti a base di carne: una bisteccaday, dice la sigla, chiamata contro gli allarmismi, le campagne diffamatorie e le fake news che circolano sull’alimentazione. Regina indiscussa della kermesse è la carne, che sembra in risalita nei consumi degli italiani, dopo il netto calo degli ultimi anni. Secondo Coldiretti quest’anno si registra una “storica inversione di tendenza” con l’aumento di oltre il 5% della spesa delle famiglie per la carne.

“L’aumento dei consumi – sottolinea la Coldiretti – riguarda tutte le diverse tipologie di carne da quella di pollame (+4%) a quella di maiale (+4%) fino a quella bovina (+5%) che fa registrare il maggior incremento nel primo trimestre rispetto all’anno precedente, in un quadro di sostanziale stagnazione della spesa alimentare (+1,4%)”. Il consumo medio annuo di carne in Italia si attesta a 79 kg procapite ed è fra i più bassi in Europa ( i danesi sono a 109,8 chilogrammi, i portoghesi a 101 chilogrammi, gli spagnoli a 99,5 chilogrammi) per non pdegli Stati Uniti, dove addirittura si parla quest’anno di 222,2 chili tra carne rossa e pollame per il consumatore medio americano. In Italia, dice Coldiretti, il consumo di carne è orientato alla qualità: il 45% degli italiani privilegia quella proveniente da allevamenti italiani, il 29% sceglie carni locali e il 20% quella con marchio Dop, Igp o con altre certificazioni di origine.

E se l’iniziativa vuole denunciare tutta una serie di informazioni scorrette che circolano sull’alimentazione, dagli allarmi sui prodotti killer all’esagerazione su quelli miracolosi, da Coldiretti arriva anche un punto sullo stato dell’alimentazione vegana in Italia che sarebbe nettamente in flessione. “Due italiani su tre dicono addio all’alimentazione vegana abbandonata da oltre un milione di cittadini che sono tornati a consumare carne, latte o uova nel 2018”. Gli italiani che hanno scelto uno stile alimentare vegan rappresentano nel 2018 lo 0,9% del totale rispetto al 3% dello scorso anno, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Eurispes. A oggi si contano circa 460 mila italiani che seguono diete vegane (e fruttariane), fra i quali prevalgono per oltre i 2/3 le donne (68%) e i giovani, con la percentuale che sale al 2% tra quelli di età compresa tra i 18 ed i 24 anni.

“A spingere le convinzioni alimentari sono però spesso – dice Coldiretti – le fake news che rimbalzano sui social dove non è difficile trovare che mangiare carne, latte o uova faccia sempre male o che chi è intollerante al lattosio non deve mangiare nessun formaggio, tra le bufale alimentari virali in rete. Invece non esiste nessuno studio che provi che mangiare carne anche in giuste quantità sia dannoso per la salute mentre al contrario, i vantaggi di una dieta completa che la includa sono scientificamente indiscussi. Se ne può fare a meno integrando la sua mancanza con altri prodotti animali, come uova in primis, latte e derivati, e in alcuni casi assumendo integratori di vitamine e minerali”.


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