Difficile riconquistare la fiducia dei consumatori per le aziende interessate dallo scandalo della carne equina: da Findus (lasagne surgelate) a Buitoni (ravioli), da Ikea (polpette e torte) a Star (solo per citare i casi più noti). Secondo il Codici la fiducia i consumatori l’hanno persa per ragioni del tutto fondate, come appunto quella dell’inganno alimentare. E l’Associazione lancia una class action per ottenere il risarcimento del danno subito a causa della mancata informazione.
Oltre ad esserci rischi per la salute, non avendo subito i controlli obbligatori, si ricorda che in Italia è illegale non etichettare la carne importata. “L’obbligatorietà della presenza dell’etichetta è sancita dalla legge – commenta Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale del Codici – i consumatori hanno ingerito un alimento, in questa caso carne di cavallo, senza esserne a conoscenza. Tutto ciò costituisce un comportamento scorretto e ingannevole nei confronti dei cittadini”. “Nell’interesse della tutela della salute, come anche dei diritti dei consumatori ad essere informati sui prodotti acquistati, il Codici avvia una class action”.


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