È stato presentato oggi a Roma il nuovo accordo tra Banca Etica ed EcorNaturaSì per rafforzare il sostegno finanziario a tutta la filiera del biologico e allo stesso tempo proporre ai clienti di EcorNaturaSì l’opportunità di scegliere la finanza etica vincolando parte dei propri risparmi in un conto-deposito (Time Deposit) sicuro e interamente dedicato alla raccolta di risorse per finanziare le aziende bio selezionate e garantite da EcorNaturaSì.

L’accordo è stato siglato da Nazareno Gabrielli, vice-direttore di Banca Etica e Fabio Brescacin, presidente EcorNaturaSì presso il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali durante il convegno intitolato “Un giusto prezzo per un prodotto agricolo di qualità” promosso dal segretariato della Mountain Partnership – FAO.

Banca Etica ed EcorNaturaSì vogliono offrire un’opportunità in più ai consumatori attenti alla propria salute, a quella del pianeta e ai diritti dei lavoratori per rafforzare la filiera del biologico: oltre a scegliere sugli scaffali i prodotti di EcorNaturaSì, potranno sottoscrivere il Conto In Rete di Banca Etica e vincolare una parte del proprio risparmio con un Time-Deposit.

I risparmi vincolati per 36 mesi, saranno remunerati con un tasso lordo dello 0,75% (minimo 1.000 / massimo 5.000 euro). Tutte le risorse così raccolte saranno impiegate da Banca Etica per finanziare aziende bio del circuito EcorNaturaSì.

I clienti che sceglieranno questa opzione riceveranno da EcorNaturaSì un coupon del valore di € 36 (pari al costo del canone del Conto In Rete per il primo anno) da spendere in qualunque punto vendita.

L’offerta è valida fino al raggiungimento del plafond di Time Deposit pari a 5 milioni di euro.

“Banca Etica mette gli strumenti della finanza al servizio di chi cerca di coniugare le proprie esigenze finanziarie con la costruzione di un’economia più equa e sana. Banca Etica guarda con grande interesse alla filiera del biologico, un’eccellenza italiana che ben rappresenta il tipo di economia che vogliamo sostenere: imprese attente all’ambiente, alla salute dei consumatori e ai diritti dei lavoratori. Le proteste di questi giorni degli allevatori sardi, come le tragedie che la scorsa estate hanno coinvolto lavoratori migranti e senza diritti, ci ricordano che la nostra alimentazione è strettamente connessa con i diritti di chi il cibo lo produce e con la salvaguardia dell’ambiente. Moltissimi consumatori italiani sono già consapevoli di questi aspetti e scelgono i prodotti biologici”, ha detto Nazzareno Gabrielli, vice-direttore di Banca Etica.

“Il giusto prezzo è la necessaria base per una sana economia agricola, ma da solo non basta”, ha aggiunto Fabio Brescacin, presidente EcorNaturaSì. “Il modo più sano per fornire agli agricoltori i capitali finanziari necessari a portare avanti l’attività è che a fornirli – attraverso la mediazione sicura di una Banca – sia chi ha bisogno di quel prodotto e vuole assicurarsene l’approvvigionamento, quindi i consumatori. L’accordo con Banca Etica ha il duplice obiettivo di raccogliere denaro da destinare alle aziende agricole che ne hanno estremo bisogno e di portare consapevolezza nelle persone che con lungimiranza desiderano che i propri risparmi siano utilizzati per il sostegno a una sana agricoltura”.


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