Più di 2.500 tonnellate di generi alimentari spacciati per biologici ma che biologici non erano sequestrate, oltre 700mila tonnellate di falsi prodotti bio commercializzate (il 10% dell’intero mercato nazionale), fatture per più di 200 milioni di euro per operazioni inesistenti. Questi i numeri dell’operazione “Gatto con gli stivali” condotta dalla Guardia di finanza di Verona. Tra la merce sequestrata predominano frumento, favino, soia, farine e frutta fresca.
“L’operazione della Guardia di Finanza fa bene al settore del biologico ed ai consumatori” sottolinea Confagricoltura che aggiunge “Il settore del biologico – non è più una nicchia: il gradimento del consumatore verso i prodotti bio, in dieci anni si è più che triplicato; proprio perché sa che ci sono regolamentazioni e disciplinari rigorosi, controlli ed enti di certificazione. Il punto di forza del comparto viene quindi dalle certezze che si danno agli acquirenti e chi truffa provoca un danno enorme, economico e di immagine”.
Anche Coldiretti nel commentare l’operazione della Guardia di Finanza ricorda che “piu’ di un consumatore su due (52 per cento) acquista prodotti biologici in Italia, dove sono quasi 50mila produttori che coltivano il bio su oltre un milione di ettari di terreno”.
“La “megatruffa” scoperta dalle Fiamme Gialle è gravissima, sebbene al momento non si parli di minaccia per la salute dei consumatori. Essa dimostra come il fenomeno della contraffazione continui a prosperare sia all’interno che all’esterno dei nostri confini nazionali” commenta, infine, Adiconsum che chiede che si faccia chiarezza fino in fondo e che ai consumatori si faccia sapere chi intratteneva rapporti commerciali con le sei persone fermate. Soltanto la conoscenza dei canali di vendita cui era destinata la merce sequestrata, infatti, può evitare che ora la prevedibile sfiducia dei consumatori possa mettere in crisi l’intero settore.


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