bambina che mangia anguria

Dieta mediterranea, patrimonio umanità ma l'Italia sceglie stili alimentari poco salutari

Fresca, di stagione, a km zero. Lo spuntino migliore per i bambini d’estate è sicuramente la frutta. E la bella stagione ha il vantaggio di offrirne in gran quantità – fragole, ciliegie, albicocche, anguria, meloni, pesche. Un alimento fondamentale nella dieta dei più piccoli per il suo apporto di fibra, sali minerali e vitamine, e per il ruolo importante che può giocare nel combattere quell’epidemia globale rappresentata dall’obesità infantile. Per questo, con l’estate, i consigli della SIPPS (Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale) rivendicano l’importanza della frutta: è un alimento fondamentale nell’alimentazione dei bambini e va consumata preferibilmente fresco, di stagione, a km 0 e proveniente da coltivazione biologica, perché questo garantisce l’assenza di pesticidi nella produzione.

«Il consumo di frutta e verdura – dice la Dottoressa Lisa Mariotti, Nutrizionista Pediatrica Dipartimento Medicina dell’Infanzia e dell’età Evolutiva ASST Fatebenefratelli-Sacco di Milano, consulente nutrizionista SIPPS – andrebbe incentivato soprattutto nei bambini e negli adolescenti, anche per arginare l’epidemia di obesità che minaccia di trasformare i prossimi decenni in un’emergenza di salute pubblica. La presenza della frutta nell’alimentazione del bambino è importante fin dal momento del divezzamento, sia dal punto di vista nutrizionale, sia dal punto di vista educativo, per abituarlo ad un’ampia gamma di sapori». Da privilegiare l’ortofrutta di stagione, tenendo conto che traporto e conservazione sono elementi che fanno perdere vitamine. «È sempre preferibile – prosegue Mariotti –  consumare prodotti stagionali, di provenienza locale o almeno nazionale, in quanto più tempo passa tra la raccolta dei vegetali e il momento del consumo, più diminuisce la quantità di micronutrienti, soprattutto di vitamine, oltre al costo economico».

 

Bambina mangia ciliegie
Per i bambini la frutta è un alimento fondamentale

 

Non c’è solo la stagionalità. C’è anche il fattore colore (rosso, giallo-arancio, verde, bianco, blu-violetto) e a ogni colore corrispondono caratteristiche nutrizionali differenti. Questa consapevolezza, spiegano i pediatri, è alla base delle raccomandazioni della piramide alimentare, ma anche delle numerose campagne lanciate negli anni e orientate a favorire il consumo di almeno 5 porzioni al giorno tra verdura e frutta, meglio se di colori diversi nei diversi pasti, dalla prima colazione, agli spuntini e alle merende, oltre che a pranzo e a cena. Per questo i pediatri raccomandano di proporre frutta in varietà.

«Frutta e verdura – dice il Dottor Giuseppe Di Mauro, Presidente SIPPS – sono particolarmente importanti per una sana alimentazione anche grazie al loro valore nutritivo, associato ad un ridotto apporto calorico. Una porzione di frutta corrisponde a circa 150 g, ovvero un frutto medio/grande (arance, mele) o 2-3 frutti piccoli (albicocche, mandarini, ecc.). La frutta è una buona fonte di zuccheri semplici, prontamente disponibili a scopo energetico come fruttosio, glucosio e saccarosio, oltre a vitamine, sali minerali, fibre ed è ricca di acqua. Vitamine e sali minerali svolgono un ruolo importante nel corretto svolgimento di tutte le funzioni di sviluppo e accrescimento in queste fasce di età. Gli effetti benefici del consumo di frutta dipendono anche dal fatto che alcuni loro componenti (vitamina C, carotenoidi, composti fenolici) svolgono un’azione protettiva, prevalentemente di tipo antiossidante».

In estate la frutta di stagione aiuta a combattere la disidratazione e rappresenta un ottimo spuntino a basso contenuto calorico. «Quasi tutti i frutti – conclude il presidente SIPPS – sono caratterizzati da uno scarso apporto proteico, un buon apporto di carboidrati e un ridotto apporto di grassi, ad eccezione di quelli detti oleosi, come la frutta a guscio (noci, nocciole e simili), ed alcuni frutti come l’avocado e il cocco. L’apporto calorico dipende, soprattutto, dal contenuto di acqua che può arrivare in quelli meno calorici (anguria, pompelmo) a superare il 90%: varia da 15-70 Kcal/100 g per la frutta fresca a 550-660 Kcal/100 g per quella oleosa. La frutta oleosa contiene comunque grassi vegetali di elevata qualità grazie al contenuto in acidi grassi essenziali, sia di tipo omega-6 che omega-3, che migliorano il rapporto colesterolo “buono” / colesterolo “cattivo». Altro consiglio dei pediatri: perseverare e continuare a proporre la frutta ai bambini, anche dopo un diniego, perché i loro gusti cambiano spesso e servono più assaggi prima che i piccoli inizino ad apprezzare un nuovo alimento.


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