2018, anno del cibo italiano. Federcons: valorizzare e garantire le eccellenze
Il 2018 sarà l’anno dedicato al cibo italiano. Era il mese di giugno 2017, quando i Ministri Dario Franceschini e Maurizio Martina hanno espresso la volontà di lavorare in sinergia per esaltare al meglio il patrimonio del Made in Italy agroalimentare che coniuga saper fare, bellezze artistiche e paesaggistiche. Il miglior biglietto da visita del nostro Paese nel mondo, insomma.
Il cibo, infatti, insieme all’arte, racconta la storia delle nostre terre e delle comunità che le abitano. Un valore immenso che il Governo italiano continua a promuovere e tutelare con iniziative in campo nazionale e internazionale.
Dedicare un intero anno al cibo italiano è una scelta tutt’altro che banale. Significa porre l’accento su parole chiave come qualità, eccellenza e sicurezza e valorizzare il lavoro di migliaia di agricoltori, allevatori pescatori, artigiani e produttori alimentari.
Durante il corso dell’anno si svolgeranno manifestazioni e iniziative legate al nostro patrimonio enogastronomico. Si tratta di un evento importante per il Paese, che dovrà essere sfruttato al meglio investendo nel potenziamento e nello sviluppo dell’intero settore agroalimentare e valorizzando le tradizioni e i prodotti italiani sul piano nazionale e internazionale.
L’Anno nazionale del cibo italiano offre anche l’occasione per tornare a sottolineare alcune questioni fondamentali per la tutela del consumatore.
“È necessario proseguire nell’elaborazione di norme in materia di etichettatura dei cibi, prevedendo controlli diffusi e sanzioni severe per le trasgressioni, e agire in tal senso anche sul piano europeo, in modo da indurre l’UE a dare (finalmente) piena attuazione al Regolamento comunitario sull’indicazione di origine dei prodotti”, sottolineano da Federconsumatori.
Sul piano della sicurezza alimentare è inoltre indispensabile affrontare la questione della contaminazione del cibo, un problema grave e troppo spesso sottovalutato. Il mantenimento e l’incremento di un adeguato sistema di risposta e gestione del rischio, il miglioramento della collaborazione tra i diversi settori coinvolti per realizzare azioni congiunte e l’inclusione della sicurezza alimentare nel quadro di programmi nazionali più ampi sono condizioni da cui, pertanto, non si può prescindere per offrire adeguate garanzie ai cittadini in merito ad un problema che si ripercuote direttamente sulla salute dei cittadini.
In questo quadro, evidenzia l’associazione “è urgente intervenire sul fronte degli sprechi alimentari. È importante affiancare agli incentivi alle donazioni e al recupero dei prodotti previsti dalla normativa interventi su altri fronti, nonché realizzare una capillare azione educativa ed informativa per rendere i cittadini, soprattutto i più giovani, realmente consapevoli del valore del cibo”.
