
Summit ONU New York, ASviS: l'Italia assuma chiari impegni per l'attuazione dell'Agenda 2030 (foto Pixabay)
Summit ONU, ASviS: l’Italia assuma chiari impegni per l’attuazione dell’Agenda 2030
Secondo l’ASviS, al Summit dell’Onu del 18-19 settembre l’Italia deve assumere chiari impegni per accelerare il cammino verso l’attuazione dell’Agenda 2030 a livello nazionale, europeo e internazionale
Il 19 ottobre l’ASviS presenterà un’analisi aggiornata sullo stato di attuazione dell’Agenda 2030 in Italia, con la pubblicazione del Rapporto annuale 2023. Il documento formulerà una serie di proposte, anche alla luce della posizione che il Governo italiano assumerà al Summit Onu di New York.
Intanto, in occasione del Summit, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) chiede che “il governo italiano intervenga con determinazione e autorevolezza, impegnandosi ad accelerare il cammino verso la sostenibilità economica, sociale e ambientale, codificata nei 17 Sustainable Development Goals (SDGs), a fronte dei numerosi e gravi ritardi che il nostro Paese manifesta attualmente”.
Summit ONU New York, l’appello dell’ASviS
Secondo l’ASviS “il Summit previsto la prossima settimana sarà un momento cruciale per capire cosa vogliono fare i membri delle Nazioni Unite per rispondere al drammatico appello del Segretario Generale dell’Onu, Antònio Guterres, ad invertire le tendenze ‘insostenibili’ che sono davanti ai nostri occhi”.
“Purtroppo, ad oggi non sappiamo cosa il nostro Paese intende sostenere al Summit e la disattenzione dell’opinione pubblica per un evento così importante non è un buon segnale. Auspichiamo che il Parlamento italiano avvii al più presto una seria discussione su questi temi, visto che l’Italia assumerà nel 2024 la presidenza del G7”, afferma Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’ASviS.
Secondo Giovannini “l’Italia deve adottare politiche economiche, sociali e ambientali in grado di contrastare il cambiamento climatico ed evitare disastri futuri peggiori di quelli presenti, di ridurre la povertà e le disuguaglianze, comprese quelle di genere, di far crescere i redditi e il lavoro dignitoso per tutti, di investire seriamente nella produzione di energia rinnovabile, rendendola accessibile anche ai Paesi in via di sviluppo, di assicurare la partecipazione delle persone ai processi decisionali e di costruire forti partnership internazionali”.
“Il governo – conclude Giovannini – deve anche assumere impegni chiari per l’attuazione dell’Agenda 2030 a livello nazionale, riguardanti, tra l’altro: l’approvazione della nuova Strategia Nazionale di Sviluppo Sostenibile; il varo di una legge nazionale sul clima; il rafforzamento e la rapida approvazione del Piano Nazionale Integrato Energia-Clima (PNIEC) e del Piano Nazionale per l’Adattamento ai Cambiamenti Climatici (PNACC); l’innalzamento, con la prossima Legge di bilancio, dell’Aiuto Pubblico allo Sviluppo (oggi vicino allo 0,3% del reddito nazionale lordo, a fronte di un impegno dello 0,7%); l’adozione di politiche economiche, fiscali e sociali in grado di ridurre significativamente le disuguaglianze, comprese quelle di genere”.
