Spese veterinarie, Altroconsumo: per una prima visita si arriva a spendere anche 85 euro

Spese veterinarie, Altroconsumo: per una prima visita si arriva a spendere anche 85 euro (foto Pixabay)

Le spese veterinarie in Italia sono alte: è quanto afferma Altroconsumo, che l’anno scorso aveva analizzato il rapporto degli italiani con i propri animali domestici. Dall’indagine emergeva che la spesa media annuale per un cane ammontasse a circa 1.562 euro, di cui 341 per spese mediche. Quest’anno l’analisi dell’Organizzazione si è concentrata sui costi di una prima visita per un cucciolo di sei settimane.

L’indagine ha registrato una differenza notevole di costi per la prima visita veterinaria tra una città e l’altra. In particolare sono stati interpellati 149 tra ambulatori e cliniche veterinarie in 6 diverse città italiane, quali Bari, Bologna, Milano, Napoli, Roma e Torino. Oltre al confronto tra i prezzi delle prime visite, sono stati analizzati gli orari di apertura, il servizio di pronto soccorso – se presente e in quale modalità – e il costo della spesa per l’applicazione del microchip, obbligatorio per legge per i cani. 

Spese veterinarie, differenze tra le località e tra le strutture nella stessa città

Normalmente le città del sud sono più economiche. 20 ambulatori su 149 contattati propongono una prima visita gratuita per conoscere l’animale. In media, si spendono dai 39 euro a Napoli ai 43 euro a Roma. A Milano, Torino e Bari diverse strutture arrivano però a chiedere più di 80 euro. In generale, gli ambulatori risultano più economici delle cliniche.

Per quanto riguarda l’applicazione del microchip, nella stessa città si va da un minimo di 25 euro fino a un massimo di 65 euro. In media, a Bari si spendono 34 euro, a Milano 49 euro. Non solo, dopo aver applicato il microchip – spiega Altroconsumo – il veterinario si occupa dell’iscrizione all’anagrafe.

A Roma alcuni veterinari chiedono 8 euro in più per la registrazione. Il microchip si può applicare alla Asl e in genere costa di meno. Nel Lazio, il costo per l’applicazione del microchip e l’iscrizione presso l’Asl, è di 28 euro totali. In Lombardia, la spesa scende a 21,71 euro.

Infine, in merito alle situazioni di emergenza, su 149 strutture il 19% ha un servizio di pronto soccorso aperto 24 ore su 24; spesso però bisogna prima telefonare. Nel 54% dei casi gli ambulatori sono aperti solo durante i giorni feriali e non sono reperibili fuori dagli orari di visita. Il 27%, invece, ha riferito che per le emergenze è possibile contattarli al telefono.

“Oltre alle spese del veterinario – ricorda Altroconsumo – bisogna tenere in considerazione il costo dei farmaci in caso di malattia, anche perché solo in alcune circostanze c’è la possibilità di acquistare un farmaco equivalente a quello veterinario. Dal 2021 è però possibile per il veterinario prescrivere un farmaco equivalente a uso umano purché abbia lo stesso principio attivo di quello destinato al nostro amico animale”.

“Le spese mediche – conclude l’Organizzazione – sono totalmente a carico dei cittadini, ma un modo per recuperare parte dell’importo versato c’è: nella dichiarazione dei redditi è prevista infatti una detrazione fiscale pari al 19%, per un importo massimo di 550 euro e una franchigia di 129,11 euro”.


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