Recensioni false, Amazon vince la prima causa civile in Italia (Foto di Gerd Altmann da Pixabay)

Amazon vince la prima causa civile in Italia contro le recensioni false. La sentenza del Tribunale di Milano, la prima ad essere emessa da un tribunale civile in Italia contro un sito di recensioni false, ha portato all’immediata chiusura di Realreviews.it vietando al suo gestore di porre in essere delle attività simili in futuro. A renderlo noto è una nota di Amazon.

“Background” sulla vicenda

Tutti noi conosciamo Amazon, gran parte dei cittadini di tutto il mondo usufruisce dei suoi servizi lasciando milioni di feed-back. Le recensioni sono infatti una parte fondamentale dell’esperienza di acquisto sul sito e forniscono preziose informazioni sulla qualità e sulle prestazioni dei prodotti, aiutando i clienti a prendere le decisioni d’acquisto.

È del 2015 la prima causa del sito contro i cosiddetti broker di recensioni false. Al tempo furono create delle vere e proprie squadre a livello globale composte da figure istituzionali che perseguissero legalmente i responsabili, arginando così il problema alla radice.

Successivamente però, dal 2020, Amazon ha segnalato a Meta più di 10.000 gruppi di recensioni false, bloccando immediatamente 200 milioni di recensioni sospette.

Il gigante dell’eCommerce ha avviato dunque nel 2022 un’azione legale contro gli amministratori di oltre 10.000 gruppi Facebook che erano stari coinvolti in questo genere di attività. Nel 2023, infine, ufficializza l’azienda di Jeff Bezos, ha avviato diversi provvedimenti nei confronti di 44 realtà europee in Spagna, Germania e Francia.

La sentenza italiana

La prima denuncia penale di Amazon è stata depositata in Italia, Paese apripista anche a livello europeo per i paesi citati in precedenza. La sentenza di Milano è la conseguenza, quindi, di un’azione legale intrapresa da Amazon contro Realreviews.it, che offriva ai potenziali recensori un rimborso completo dei prodotti acquistati se avessero pubblicato e fornito la prova di una recensione a 5 stelle. Il tribunale ha stabilito che il proprietario del sito ha agito in violazione delle leggi sulla concorrenza sleale, causando così un danno sia ad Amazon che ai suoi clienti.

“La sentenza del Tribunale di Milano segna una tappa importante nella nostra lotta per proteggere i clienti dalle recensioni false. Il nostro obiettivo è assicurare che ogni recensione sullo store di Amazon sia affidabile e che rifletta le reali esperienze dei consumatori,” ha detto Claire O’Donnell, Direttore di Selling Partner Trust & Store Identity di Amazon. “Intraprendendo azioni legali contro questi soggetti, Amazon sta mandando un chiaro messaggio sull’intenzione di perseguire i malintenzionati”.

Dichiarazioni positive da parte delle associazioni di consumatori

Importanti Associazioni di consumatori hanno fatto sentire il loro punto di vista sulla vicenda commentando questi ultimi sviluppi.

Federico Cavallo, Responsabile Relazioni Esterne di Altroconsumo ha dichiarato: “Altroconsumo denuncia da tempo il fenomeno delle recensioni abusive, un fenomeno illecito e dannoso, che inganna e colpisce in primis i consumatori in buona fede. Non possiamo quindi che plaudere all’impegno di Amazon e alla prima storica sentenza”.

Sostiene il Movimento Difesa del Cittadino: “La sentenza del Tribunale di Milano è un segnale positivo, ma non dobbiamo illuderci che il problema sia risolto. Le recensioni false sono una minaccia costante che richiede una vigilanza continua e azioni decise”. Lo ha dichiarato l’avvocato Francesco Luongo, esperto e portavoce di MDC. Il provvedimento rappresenta un passo importante nella lotta alla piaga delle recensioni false, un problema che, come dimostra il report The State of Fake Online Reviews redatto da BusinessDIT, è di proporzioni enormi. “In questa battaglia per la trasparenza e l’autenticità delle informazioni online, le azioni intraprese dalle grandi piattaforme sono fondamentali” , conclude MDC.


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