Rapporto EIOPA: la digitalizzazione trasforma i servizi assicurativi e pensionistici
L’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali (EIOPA) ha pubblicato il Rapporto sulle tendenze dei consumatori per il 2024, con le principali tendenze nell’esperienza dei consumatori con i servizi assicurativi e pensionistici
Solo il 42% dei consumatori dell’UE è sicuro di avere abbastanza denaro per vivere comodamente durante la pensione. Tuttavia la partecipazione alle pensioni integrative rimane bassa. È quanto emerso dal Rapporto sulle tendenze dei consumatori per il 2024, che evidenzia le principali tendenze nell’esperienza dei consumatori con i servizi assicurativi e pensionistici.
Quattro le aree chiave analizzate: il ruolo della digitalizzazione nel plasmare i settori assicurativo e pensionistico, il potere di trasformazione dell’IA nel settore assicurativo, l’interesse dei consumatori per le pensioni integrative, alla luce del crescente divario pensionistico, e il valore reale/percepito dei prodotti assicurativi e pensionistici.
Servizi assicurativi e pensionistici, le tendenze nel 2024
I risultati del rapporto sono supportati da diverse fonti di dati, tra cui i risultati dell’indagine Eurobarometro dell’EIOPA. Questa ha rivelato che solo il 20% dei consumatori europei è iscritto a un regime pensionistico aziendale e solo il 18% possiede un prodotto pensionistico personale.
“La mancanza di risorse finanziarie, i costi elevati e la complessità percepita di alcuni prodotti sono le ragioni principali della scarsa diffusione delle pensioni personali“, spiega l’indagine.
Sul fronte della digitalizzazione, secondo l’indagine i consumatori utilizzano sempre più spesso gli strumenti digitali quando si confrontano con i prodotti assicurativi e pensionistici, “consentendo loro di confrontare facilmente le offerte, di aspettarsi un’elaborazione più rapida delle richieste di indennizzo e di fare proiezioni sui loro diritti pensionistici futuri”.
Allo stesso tempo, non tutti i consumatori beneficiano allo stesso modo della digitalizzazione: infatti – spiega il Rapporto – “se da un lato la digitalizzazione offre vantaggi, dall’altro comporta rischi, quali l’esclusione digitale e la disinformazione. Alcuni consumatori potrebbero anche aver bisogno di più consulenza di quella disponibile in formato digitale”.
L’intelligenza artificiale nel settore assicurativo
Per quanto riguarda le assicurazioni, il rapporto analizza l’impatto del crescente utilizzo di strumenti basati sull’intelligenza artificiale da parte degli assicuratori.
“Circa la metà dei consumatori dell’UE e la metà delle autorità nazionali garanti della concorrenza – spiega il Rapporto – hanno dichiarato che l’uso di strumenti automatizzati ha reso l’elaborazione dei sinistri più veloce e più facile da navigare. Se utilizzati a fini tariffari, gli strumenti basati sull’intelligenza artificiale sono talvolta utili per ridurre i costi e migliorare l’assicurabilità“.
Allo stesso tempo l’indagine evidenzia anche gli svantaggi delle soluzioni basate sull’intelligenza artificiale, “tra cui una limitata considerazione delle circostanze specifiche dei consumatori e un’eccessiva standardizzazione dei processi di tariffazione, sottoscrizione e liquidazione. Il rapporto sottolinea inoltre l’importanza della privacy, della sicurezza e delle considerazioni etiche nell’implementazione di soluzioni di IA nel settore assicurativo”.