PFAS e depuratore d’acqua

I PFAS sono composti chimici altamente fluorurati, noti per la loro straordinaria stabilità chimica. Questa caratteristica li rende resistenti ai processi naturali di degradazione, guadagnandosi il nome di “forever chemicals”. Utilizzati fin dagli anni ’50 in vari settori industriali, come quello conciario, della produzione di carta, dei contenitori alimentari, dei rivestimenti antiaderenti delle pentole e come impermeabilizzanti nella produzione di abbigliamento tecnico, i PFAS hanno un impatto ambientale significativo.

La bonifica delle zone colpite e i continui monitoraggi sull’ambiente aiutano ad avere un quadro della situazione, ma per una maggiore sicurezza occorre adottare strategie semplici e valide all’interno delle famiglie per garantire che l’acqua potabile in casa sia sempre pura e sana.

Impatto dei PFAS sulla salute

L’uso massiccio e la resistenza dei PFAS ai processi di degradazione naturale hanno portato a una diffusa contaminazione ambientale. Questi composti si accumulano negli organismi viventi e aumentano di concentrazione a ogni livello della catena alimentare, dai piccoli pesci fino ai grandi predatori. Nell’organismo umano, i PFAS possono avere effetti tossici e agire come interferenti in grado di alterare il sistema endocrino, composto da ghiandole e ormoni che regolano molte funzioni del corpo.

Questi interferenti possono limitare, bloccare o modificare l’azione degli ormoni naturali, causando vari effetti negativi sulla salute.

  1. Disturbi dello sviluppo: possono interferire con lo sviluppo normale dei feti e dei bambini, portando a malformazioni congenite, ritardi nello sviluppo e problemi di crescita.
  2. Problemi riproduttivi: possono causare infertilità, anomalie nel ciclo mestruale, ridotta qualità dello sperma e altre disfunzioni riproduttive.
  3. Malattie croniche: sono stati associati a varie malattie croniche come il diabete, l’obesità e le malattie cardiovascolari.
  4. Disturbi neurologici: possono influire sullo sviluppo e la funzione del sistema nervoso, contribuendo a condizioni come ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività) e altri disturbi neurologici.
  5. Crescita dei tumori: alcuni interferenti endocrini possono contribuire alla crescita di tumori sensibili agli ormoni, come il cancro al seno e alla prostata.

Nel 2013, un accurato studio del CNR ha rilevato il rischio ambientale e sanitario associato alla contaminazione da PFAS in Nord Italia, avviando una serie di strategie per affrontare e mitigare gli effetti di tale inquinamento sulla popolazione, individuando le possibili misure di intervento.

L’ISPRA si è occupato di monitorare i livelli di PFAS nelle acque superficiali e sotterranee fino ad elaborare nel 2023, con gli esperti dell’Istituto di ricerca sulle acque (IRSA-CNR) e dell’Istituto superiore di Sanità (ISS), una linea guida per stabilire i limiti di scarico per le sostanze prioritarie, pericolose e altri inquinanti.

La situazione in Veneto e in Italia

I Decreti legislativi 13 ottobre 2015 n.172 e 23 febbraio 2023 n.18 hanno introdotto standard di qualità ambientale per i PFAS, stabilendo limiti per le concentrazioni di queste sostanze nell’acqua destinata al consumo umano. L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) ha coordinato il monitoraggio nazionale dei PFAS nei corpi idrici, delineando l’entità e l’estensione della contaminazione.

In Italia, la contaminazione da PFAS è particolarmente grave in Veneto, dove l’inquinamento ha colpito le province di Vicenza, Verona e Padova. Una nota azienda locale è stata identificata come la principale responsabile dell’inquinamento, che ha interessato circa 350.000 persone.

La presenza di PFAS è stata rilevata anche nel fiume Po, con livelli impressionanti di inquinamento.

A Milano su 462 campioni di acqua destinata al consumo umano, uno su quattro risulta contaminato.
La situazione in Piemonte è particolarmente critica tra Alessandria,Torino e Novara, dove migliaia di persone potrebbero aver bevuto acqua contaminata da Pfoa, un composto PFAS cancerogeno.

Anche in Toscana la contaminazione delle acque destinate al consumo o alla balneazione sono gravi e i danni sono ben visibili lungo le coste di Rosignano, dove negli ultimi 10 anni si è verificata una strage di pesci.

Metodi di Depurazione acqua dai PFAS

Eliminare i PFAS dall’acqua è un compito complesso, ma essenziale. I principali metodi sono:

  • Carbone Attivo Granulare (GAC): utilizzato da molti gestori del servizio idrico in Veneto, che risulta essere efficace nel trattenere e rimuovere i PFAS.
  • Osmosi Inversa: utilizzare membrane semi-permeabili per rimuovere i contaminanti, inclusi i PFAS, garantendo acqua potabile sicura.

Tra le misure preventive che assicurano un’acqua priva di contaminanti, c’è l’utilizzo del depuratore d’acqua domestico, che rappresenta una soluzione efficace e immediata. Questo apparecchio, facilmente installabile, assicura la totale salubrità dell’acqua erogata, trattandola in profondità per eliminare ogni traccia di impurità.

Attraverso il processo di osmosi inversa, l’acqua del rubinetto viene sottoposta a un rigido trattamento. Attraversa una serie di filtri a carbone attivo e membrane semi-permeabili, capaci di separare anche le sostanze più piccole, fino a 0,0001 micron, per garantire un liquido privo di contaminanti. Per renderla adatta al consumo umano, l’acqua depurata è successivamente sottoposta a un ulteriore filtro che la rimineralizza, con possibilità di personalizzare la concentrazione di sali per modificarne il gusto e le sue caratteristiche in base alle preferenze individuali o alle esigenze specifiche.

Per ridurre l’esposizione ai PFAS, è importante adottare anche queste misure preventive:

  • Utensili da cucina: preferire materiali come acciaio inossidabile, vetro o ghisa.
  • Materiali da imballaggio: utilizzare carta da forno non trattata e contenitori di vetro invece di carta oleata e pellicola trasparente.
  • Tessuti: evitare prodotti etichettati come impermeabili o antimacchia.

L’utilizzo dei depuratori domestici per l’acqua e l’adozione di alcune accortezze quotidiane come l’uso di materiali sicuri non solo garantisce una maggiore protezione nella preparazione di bevande e alimenti, ma rappresenta una scelta responsabile per la tutela della salute di tutta la famiglia.


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