AIFA: ossigeno non manca, restituire alle farmacie i recipienti svuotati

AIFA: ossigeno non manca, restituire alle farmacie i recipienti svuotati

Non vi è alcun rischio di carenza di ossigeno, ma l’aumento esponenziale della domanda di dispositivi medici quali bombole e contenitori criogenici, potrebbe costituire una potenziale criticità. È quanto assicurato da AIFA, Assogastecnici e Federfarma in relazione alle recenti notizie apparse sui media riguardo alla “mancanza di ossigeno” in alcune aree del territorio.

Una criticità data dal fatto che “non è possibile né prevedibile aumentarne significativamente la disponibilità nei tempi brevi richiesti dalla pandemia”, spiegano in una nota.

Ossigeno, Aifa: restituire in farmacia i recipienti svuotati

L’ossigeno medicinale è un farmaco essenziale nei protocolli di cura per il trattamento sia dei pazienti affetti da SARS-CoV-2, per far fronte alle gravi insufficienze respiratorie causate dal virus, che dei pazienti affetti da altre patologie.

 

ossigeno

 

Essendo, dunque, molto più richiesto, soprattutto per via dello stato emergenziale in cui viviamo, tanti utenti tendono a non restituire i recipienti di cui sono in possesso per paura di perderne la disponibilità in caso di bisogno, spiegano AIFA, Assogastecnici e Federfarma. Una pratica che, insieme all’aumento della domanda, potrebbe contribuire alla riduzione della quantità di dispositivi disponibili.

“È pertanto di fondamentale importanza che i recipienti per l’ossigeno vengano restituiti alla farmacia appena svuotati, per rendere le bombole immediatamente disponibili al riempimento e al successivo utilizzo”, affermano AIFA, Assogastecnici e Federfarma.

“Sebbene già nel corso della prima fase dell’emergenza siano state attuate soluzioni in grado di ovviare, almeno in parte, al problema della disponibilità di bombole attraverso l’installazione di covid hospital e ospedali da campo – proseguono – è bene ricordare come in alcune situazioni risulti tuttavia indispensabile la possibilità di disporre di recipienti come le bombole e i contenitori criogenici per garantire le cure”.

Federconsumatori: necessario un piano di rifornimento

Diverse anche le segnalazioni pervenute a Federconsumatori da parte di cittadini che non riescono a reperire bombole di ossigeno nelle farmacie per le cure domiciliari di pazienti covid.

L’associazione si è unita, dunque, alla campagna di sensibilizzazione lanciata da Federfarma per informare i cittadini, invitandoli a consegnare alle farmacie le bombole d’ossigeno esaurite o non più utilizzate, che, una volta sanificate, potranno essere destinate alla cura di altri pazienti.

“Si tratta comunque di una situazione che le regioni e il ministero devono monitorare attentamente, per sopperire in tempo ad eventuali criticità – ha dichiarato Federconsumatori. – Per questo abbiamo inviato una richiesta di intervento al Ministero della Salute e al Commissario straordinario per l’emergenza, al fine di disporre un adeguato piano per il rifornimento delle bombole di ossigeno”.


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