Notariato

L’intelligenza artificiale e gli strumenti di apprendimento automatico sono già nel quotidiano. Oggi viviamo una fase pioneristica dell’intelligenza artificiale e solo il futuro potrà dirci se e quanto questi strumenti potranno sostituire anche il lavoro umano di contenuto professionale. Di questi aspetti si è ampiamente discusso ieri al convegno “Il contributo del Notariato all’innovazione”, organizzato da Federazione italiana del notariato e Notartel.

Notariato e società digitale

Nel corso degli interventi che si sono susseguiti si è sottolineato in più occasioni come il notaio è e continuerà ad essere anche nel futuro garanzia di fiducia in una società sempre più digitale in cui i cittadini si chiederanno sempre più spesso se quello che leggono corrisponde al vero o meno.

La tutela dei dati è uno dei temi principali della discussione. Da un lato è fondamentale preservarne il valore e il corretto utilizzo, dall’altro è necessario individuare il ruolo dell’IA all’interno della professione notarile, sia come supporto operativo, sia come motore di innovazione.

 Una strategia con obiettivi chiari

Da qui la necessità di pensare a una strategia chiara e definita di lungo periodo che intenda abbracciare tutti gli ambiti professionali, che parta dalle esigenze della categoria, e detti obiettivi chiari.

Il Piano Triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione (o semplicemente Piano Triennale) è uno strumento essenziale per promuovere la trasformazione digitale del Paese e un supporto importante anche per l’attività dei notai, attraverso la declinazione della strategia in materia di digitalizzazione in indicazioni operative, quali obiettivi e risultati attesi, riconducibili all’azione amministrativa delle PA.

Il nuovo Piano 2024-2026 si inserisce nel più ampio contesto di riferimento definito dal programma strategico “Decennio Digitale 2030”, istituito dalla Decisione (UE) 2022/2481 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 14 dicembre 2022, i cui obiettivi sono articolati in quattro dimensioni: competenze digitali, servizi pubblici digitali, digitalizzazione delle imprese e infrastrutture digitali sicure e sostenibili.

Gli strumenti nazionali…

In una logica di miglioramento continuo, il modello strategico del nuovo Piano propone un’architettura organizzativa e tecnologica che ha l’obiettivo di fornire una visione complessiva della Pubblica Amministrazione digitale che parte dal “sistema informativo” del singolo ente per arrivare a definire le relazioni con i servizi, le piattaforme e le infrastrutture nazionali erogate a livello centrale. Il modello strategico classifica le sfide organizzative e tecnologiche che le amministrazioni devono affrontare in tre macroaree: processi, applicazioni e tecnologie.

…E il ruolo della comunicazione

Un altro punto cruciale è il rafforzamento della comunicazione, sia interna che esterna. In particolare, rispetto alla comunicazione verso l’esterno, il notariato ha già fatto tanto ma molto deve essere ancora svolto.

Ogni strategia di comunicazione deve avere alle spalle una visione chiara e condivisa, capace di integrare il dialogo tra i diversi livelli del notariato e di parlare non solo ai notai, ma anche a cittadini e imprese. Ciò richiede eventi e campagne di comunicazione mirate, che valorizzino l’essenza della nostra professione ed il nostro impegno per la certezza del diritto. Anche in questo ambito, occorre affidarsi a professionalità esterne che permettano di attuare la strategia politica fissata dai nostri vertici.


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