
Medicinali critici, la Commissione Ue propone una legge per rafforzare l'approvvigionamento (foto Pixabay)
Medicinali critici, la Commissione Ue propone una legge per rafforzare l’approvvigionamento
La Commissione europea ha proposto un regolamento per migliorare la disponibilità di medicinali critici nell’UE
Oggi la Commissione europea ha proposto un regolamento per migliorare la disponibilità di medicinali critici nell’UE; proposta che intende incentivare la diversificazione della catena di approvvigionamento e promuovere la produzione farmaceutica nell’UE, per garantire che i pazienti dell’UE abbiano accesso ai medicinali di cui hanno bisogno, quando ne hanno bisogno.
La legge – spiega la Commissione in una nota – mira inoltre a migliorare l’accesso ad altri medicinali di interesse comune, che potrebbero non essere disponibili in determinati mercati.
Tale iniziativa nasce dalla necessità di far fronte alle carenze di medicinali, che negli ultimi anni gli Stati membri si sono trovati ad affrontare. “Carenze che – afferma la Commissione – possono mettere a rischio la vita dei pazienti e rappresentare un onere significativo per i sistemi sanitari, e che possono essere causate da problemi di produzione, vulnerabilità della catena di approvvigionamento o concorrenza globale per le risorse”.
Medicinali critici, i contenuti della proposta legislativa
La Commissione spiega, quindi, quali sono gli elementi chiave della legge sui medicinali critici.
Tra questi vi sono i progetti strategici, che “creeranno, aumenteranno o modernizzeranno la capacità di produzione dell’UE di medicinali critici o dei loro ingredienti, che possono beneficiare di un accesso più agevole ai finanziamenti e di un sostegno amministrativo, normativo e scientifico accelerato. Sono stati pubblicati anche orientamenti sugli aiuti di Stato per aiutare gli Stati membri a sostenere finanziariamente tali progetti strategici”.
Inoltre gli Stati membri possono “ricorrere agli appalti pubblici per diversificare e incentivare la resilienza delle catene di approvvigionamento. Per i medicinali critici, i committenti dovranno includere nelle loro procedure di appalto una serie più ampia di requisiti, quali fonti diversificate di materiale in entrata e il monitoraggio delle catene di approvvigionamento. In caso di elevata dipendenza da un solo paese o da un numero limitato di paesi – specifica la Commissione – essi dovranno anche ricorrere a requisiti in materia di appalti, che favoriscano la produzione di medicinali critici nell’UE. Ciò sarà possibile anche per altri medicinali di interesse comune, ove giustificato”.
La Commissione “sosterrà gli appalti collaborativi tra diversi Stati membri su richiesta degli Stati membri, per affrontare le disparità di disponibilità e accesso dei medicinali critici e di altri medicinali di interesse comune in tutta l’UE”.
Infine, “saranno esplorati partenariati internazionali con paesi e regioni che condividono gli stessi principi, al fine di ampliare la catena di approvvigionamento e ridurre la dipendenza da un numero unico o limitato di fornitori”.
